Assembliamo il PC per la VR – Ottobre 2020

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Introduzione

In questa guida cercherò di dare una mappa per chi deve orientarsi all’acquisto di un PC per la VR. Prima di iniziare ritengo doveroso fare delle premesse:

  • Ho diviso le configurazioni in 4 fasce di prezzo, da entry level ad enthusiast. Ogni fascia ha un range di costo che può variare in base alla scelta dei componenti e alle fluttuazioni del mercato. Accanto ad ogni componente segnalerò comunque un prezzo di riferimento.
  • Tutti i prezzi sono riferiti ad Amazon, che rimane lo shop di partenza grazie soprattutto alle sue politiche di reso, per me essenziali nel caso si acquisti un componente sbagliato. Esistono altri siti comunque molto affidabili in Italia, tra tutti citerei ePRICE, NextHS, Bpm-power e HW1.
  • Le fasce possono sembrare tarate un po’ troppo verso l’alto se paragonate a quelle comunemente usate con riferimento i giochi flat, ma la VR ha bisogno di più risorse e per questo una fascia media per il gaming in realtà virtuale, per esempio, è più vicina ad una fascia alta per il gioco tradizionale.
  • Per ogni fascia abbinerò un visore consigliato. Ovvio che con le configurazioni più spinte possono andar bene anche i visori più economici, ma non ha molto senso acquistare un PC da più di 2000 euro se poi lo si usa con un visore a bassa risoluzione.
  • Nelle configurazioni non ho considerato mouse, tastiera e monitor. Se il PC serve esclusivamente per la VR infatti, queste periferiche possono essere riciclate da vecchi PC o acquistate usate per qualche decina di euro. Ovvio che se qualcuno vuole giocare anche in flat dovrà aumentare per forza di cose il suo budget.
  • I case consigliati sono tutti in versione ATX mid-tower. Questo per evitare ogni genere di incompatibilità e difficoltà nell’assemblaggio, e senza arrivare all’ingombro dei full-tower. Inoltre la scelta del case è influenzata molto anche dal gusto estetico personale, quindi non prendetela come mantra assoluto. Esistono altri formati più piccoli (dal micro-ATX fino al mini-ITX) che permettono di creare PC più compatti, ma occhio alla scelta delle componenti e al loro assemblaggio!
  • Le configurazioni considerano solo componenti nuovi. È possibile costruirsi un ottimo PC anche affacciandosi al mondo dell’usato: schede video come la GTX 1080 (normale o in versione Ti), nonché la sempreverde CPU i7 7700k sono ancora eccellenti, e non fanno rimpiangere l’hardware più nuovo. L’usato però comporta sempre dei rischi molto alti: la garanzia, se non è già terminata, spesso rimane legata al vecchio proprietario. I venditori a volte sparano prezzi fuori da ogni logica cercando solo qualche pollo da spennare. Se si acquista per sbaglio un componente non compatibile con la propria configurazione, non è possibile fare il reso. E non si può mai sapere come il vecchio proprietario abbia trattato il prodotto prima di venderlo. Insomma nella bolgia dell’hardware PC il mercato dell’usato è solo per gli utenti più navigati. Se volete una bella comparazione tra prestazioni di schede video vecchie e nuove andate qui, mentre per un confronto tra CPU cliccate qui.

Aggiornamento di ottobre 2020

Ottobre è sicuramente il mese di AMD: dopo la presentazione dell’architettura Zen 3 per quanto riguarda le CPU (avvenuta l’8 ottobre) siamo tutti in attesa dell’annuncio delle schede video basate su RDNA 2 (fissato per il 28 ottobre). Se i nuovi Ryzen serie 5000, con i primi modelli disponibili dal 5 di novembre, sembrano aver colmato il divario con Intel anche nelle prestazioni single-core (con evidenti vantaggi anche in-game), ci auguriamo che AMD riesca a fare lo stesso anche con le nuove GPU nei confronti di Nvidia. Se ve lo eravate persi, il colosso di Santa Clara ha già tolto il velo ai suoi nuovi modelli, e con la presentazione delle nuove RTX serie 3000 ha finalmente scosso un mercato fino ad ora troppo statico. Nvidia infatti finalmente propone delle soluzioni che non solo staccano la serie 2000, ma rendono obsolete le schede della serie 1000, ancora molto utilizzate in VR. Dai benchmark usciti nei giorni scorsi la RTX 3080 sembra superare l’RTX 2080 di circa il 70% in media, un risultato notevole se pensiamo che quest’ultima scheda al lancio costava più di cento euro in più. Purtroppo il rovescio della medaglia è che sembra che fino a Gennaio le scorte saranno limitate: in questi giorni tra l’altro stiamo osservando una gara tra bot che le acquistano in massa appena escono per piazzarle all’asta a prezzi molto più alti, e bot che fanno puntate di più di 20000 euro, di fatto rendendo nulle queste aste. In questa lotta serrata tra Gundam e Jeeg Robot virtuali, a farne le spese siamo noi utenti normali, per i quali risulta quasi impossibile accaparrarsi una scheda. In ogni caso se volete rimanere aggiornati sulle disponibilità vi consiglio di visitare spesso questa pagina. Inoltre la line-up di Nvidia non è ancora completa al 100%: oltre alle già presentate RTX 3090 (che dovrebbe però garantire solo un 10-15% in più nei giochi secondo i bench) ed RTX 3070 (in uscita il 29 ottobre e che dovrebbe fornire prestazioni simili ad una RTX 2080 Ti) si vocifera una RTX 3060 Ti o SUPER in grado di attaccare la fascia media con un prezzo inferiore ai 400 euro. In questa guida non posso fare altro che consigliare le soluzioni disponibili ora, però siete avvisati: se stringete i denti ancora qualche mese potrete assemblarvi una configurazione parecchio più performante a parità di prezzo. Parlando invece di visori, ottobre è anche il mese di Oculus con l’uscita negli store digitali di Oculus Quest 2 (trovate qui la recensione) che sostituisce l’attuale Quest, già fuori produzione. Sebbene il Quest 2 sia principalmente un visore mobile, il suo pannello a risoluzione più alta e il refresh che arriverà a 90 Hz lo rendono ottimo se collegato al PC con Oculus Link o Virtual Desktop. Inoltre il Rift S sembra non sarà più venduto a partire dalla prossima primavera, quindi anche qui valutate attentamente cosa scegliere, magari orientandovi più verso l’ottimo HP Reverb G2. Il G2 uscirà i primi di novembre (per chi l’ha preordinato), quindi fra meno di un mese i confronti si sprecheranno. Per concludere c’è il discorso SSD: la prossima Playstation 5 sembra puntare forte su questo aspetto, visto che ad oggi su PC solo un SSD di fascia alta con supporto al PCI-Express 4.0 potrebbe competere con quello di PS5. Quindi avrebbe senso puntare sul supporto al nuovo standard, per ora disponibile solo se si acquista una scheda madre AMD con chipset di fascia medio-alta. C’è da dire che invece le prestazioni dell’SSD di Xbox Series X saranno paragonabili a quelle di un SSD NVMe di fascia medio-bassa, per cui risulta sufficiente il vecchio PCI-Express 3.0. Sappiamo come i multipiattaforma si tarino sempre sulle prestazioni della console “inferiore”, quindi può essere che l’SSD di PS5 sarà sfruttato solo nelle esclusive (un po’ come successo per la CPU di Playstation 3), rendendo di fatto il PCI-Express 4.0 uno standard “inutile” anche nella prossima generazione.

Processore / scheda madre / ram

INTEL

Core i5-9400F (138€) / MSI B365M PRO-VH (59€) / Patriot Viper 4 2x8gb DDR4 3200MHz (81€) – TOT. 278€

AMD

Ryzen 3 3300X (150€)  / MSI B450M Pro-M2 MAX (70€) / Patriot Viper 4 2x8gb DDR4 3200MHz (81€) –  TOT. 301€

Dissipatore CPU

DEEPCOOL GAMMAXX 400 (25€)

Scheda video

NVIDIA

Gigabyte GeForce GTX 1660 SUPER OC 6gb (255€)

Archiviazione

Sabrent SSD Interno 512GB Rocket NVMe PCIe 3.0 (85€)

Case / alimentatore

Aerocool CYLONW (51€) / Kolink Classic Power 80 Plus Bronze 600 W (54€)

Visori consigliati

Oculus Rift S, HTC Vive, Oculus Rift CV1 (solo usato)

La fascia entry-level rappresenta il minimo indispensabile per approcciarsi in maniera decente alla realtà virtuale. Ciò non vuol dire però che dovremo rinunciare a giocare ad alcuni titoli perché troppo esigenti: con questa configurazione, infatti, sarà possibile approcciarsi anche ai giochi tecnicamente più complessi come Asgard’s Wrath o Half-Life: Alyx, ovviamente a dettagli medio-bassi, dimenticandoci subito del significato di supersampling. Forse solo i simulatori di auto e di volo più esigenti potrebbero essere difficilmente gestibili. Nessun problema invece con giochi più leggeri come Beat Saber. Partendo dalla CPU, la scelta ricade su due processori senza fronzoli ma che non fanno da collo di bottiglia neanche a schede video di fascia più alta. AMD con il suo nuovo Ryzen 3 3300X detta legge nella fascia bassa, e il chipset B450 supporterà anche la prossima serie 4000. Questo processore è molto richiesto quindi spesso risulta indisponibile, se fosse così consiglio di fare uno sforzo in più e puntare direttamente al Ryzen 5 3600. Sebbene sia uscita anche la 10a gen Intel, gli i3 rimangono dei Quad Core, quindi ormai non più sufficienti in ambito gaming: preferisco quindi consigliare un i5 della serie 9. Sappiate però che in caso vogliate cambiare in futuro per passare alla serie 10 dovrete sostituire anche la scheda madre. Per quanto riguarda la GPU invece, in attesa delle nuove uscite in questa fascia di prezzo che forse non vedremo a brevissimo, è davvero dura consigliare una scheda AMD: la 5500xt non è abbastanza potente così come la vecchia RX 590 e la 5600xt resta troppo costosa. Rimane la 1660 Super che come prestazioni è paragonabile alla 1070, una scheda che molti usano ancora in VR con soddisfazione. Consiglio anche in questa fascia di orientarsi verso un disco NVMe: si spende qualcosina di più ma saremo già pronti per le prossime console che punteranno molto su questo aspetto. Ovviamente anche la scelta del visore deve essere ponderata alle capacità della macchina: per questo reputo saggio utilizzare un visore delle passata generazione (il Vive o il primo Rift) o al massimo il Rift S che ha gli stessi requisiti del CV1. Attenzione che quest’ultimo ormai si trova solo usato (essendo fuori produzione) anche se ad un prezzo molto conveniente (200 euro e anche meno).

Processore / scheda madre / ram

INTEL

Core i5-10400F (164€) / ASUS PRIME H470-PLUS (135€) / Patriot Viper 4 2x8gb DDR4 3200MHz (81€) – TOT. 380€

AMD

Ryzen 5 3600 (202€)  / ASUS PRIME B550-PLUS (139€) / Patriot Viper 4 2x8gb DDR4 3200MHz (81€) – TOT. 422€

Dissipatore CPU

Noctua NH-U12S (60€)

Scheda video

NVIDIA

Gigabyte GeForce RTX 2060 OC 6gb (320€) o Gigabyte GeForce RTX 2060 Super Windforce OC 8gb (448€)

AMD

Asus ROG Strix Radeon RX 5700 XT OC (425€)

Archiviazione

Sabrent SSD Interno 1TB Rocket NVMe PCIe 3.0 (150€)

Case / alimentatore

Sharkoon TG6 RGB (82€) / Corsair TX650M 80 Plus Gold 650W (103€)

Visori consigliati

Oculus Rift S, Oculus Quest 2 con link o Virtual Desktop (meglio con GPU Nvidia), HTC Vive, Valve Index (a bassi refresh)

La fascia media è sempre stata quella più osservata dai videogiocatori (e quella dal miglior rapporto prezzo-prestazioni), ed infatti è proprio qui che troviamo le maggiori possibilità di scelta. In particolare non esiste la scheda video definitiva, per questo in un range di circa 100€ sono disponibili ben 4 soluzioni, perchè con qualsiasi di esse si cade in piedi. Attenzione che a breve potrebbe essere presentata la RTX 3060 pronta a sconvolgere le prestazioni in questa fascia. A livello di prestazioni pure la classifica è RTX 2060 < RX 5700 < RTX 2060 Super < RX 5700 XT, con AMD vincente a parità di prezzo. Nvidia risponde con il ray tracing (a dir la verità per ora inutile in VR) ed un supporto driver leggermente più completo. Qui si tratta veramente di decidere se risparmiare qualche decina di euro aspettando la nuova generazione, o investire subito in qualcosa di più performante. Solo chi vuole utilizzare come visore il Quest con il link dovrebbe orientarsi più verso Nvidia, per via del nuovo chip di codifica video presente a bordo della serie Turing che migliora molto la resa dello streaming. Per quanto riguarda la CPU rientra in gioco prepotentemente Intel con la sua decima generazione. AMD risponde con il nuovo chipset B550, pronto a sconvolgere la fascia medio-bassa con il supporto al PCI-Express 4.0 per il disco NVMe. Anche il nuovo Intel Z490 sulla carta è in grado di supportare il nuovo standard, peccato che la serie 10 di CPU non lo permette, rimandando il tutto alla prossima gen. La preferenza del visore è quasi tutta rivolta verso Oculus: chi giocherà solo al PC col cavo sceglierà il Rift S, oppure il nuovo Quest 2 se attirato dalla possibilità di usarlo anche wireless. In posizione più defilata consiglierei il Vive solo a chi vuole restare a tutti i costi nell’ecosistema SteamVR, e l’Index solo a chi è pronto a sfruttarlo al minimo delle sue possibilità per quanto riguarda il refresh rate, in attesa del budget per un upgrade del PC.

Processore / scheda madre / ram

INTEL

Core i5-10600K (266€) / MSI MPG Z490 GAMING PLUS (162€) / Patriot Viper RGB DDR4 3600 2X8gb (107€) – TOT. 535€

AMD

Ryzen 7 3800X (331€) / MSI MPG X570 GAMING PLUS (157€) / Patriot Viper RGB DDR4 3600 2X8gb (107€) – TOT. 595€

Dissipatore CPU

NZXT Kraken X53 240mm (119€)

Scheda video

NVIDIA

ASPETTA LA RTX 3070 !!!!!!

oppure

Gigabyte GeForce RTX 2070 Super WINDFORCE OC 8gb (516€)

Archiviazione

Sabrent SSD Interno 1TB Rocket Nvme PCIe 4.0 (200€)

Case / alimentatore

Lian Li PC-O11 (156€) / Asus ROG STRIX 750G 750 Watt (152€)

Visori consigliati

Oculus Rift S, Valve Index, Oculus Quest 2 con link o Virtual Desktop, HTC Vive Pro, HTC Vive Cosmos, HP Reverb G2, Pimax 5K

Con un PC di fascia alta è possibile godersi la VR al massimo delle sue attuali possibilità. Sia che si scelga un Rift S abbondando con il supersampling, sia un Index spingendo di più sul refresh, l’esperienza risulterà sempre ottima: purtroppo tutto questo ha un costo che arriva a sfiorare la soglia dei 2000€. In questa fascia per il momento è disponibile solo la RTX 2070 Super, ma attenzione: l’RTX 3070 uscirà tra meno di un mese, costerà esattamente come la 2070 Super ma a detta di Nvidia avrà prestazioni simili ad una 2080 Ti, uomo avvisato… AMD ancora non pervenuta in questa fascia, vedremo cosa presenterà il 28 ottobre prossimo. Per fortuna lato CPU c’è molta più concorrenza, e sia che ci si rivolga ad Intel sia ad AMD, con le considerazioni fatte prima, si acquista un prodotto ottimo ad un prezzo più che onesto. Peccato che in gaming, soprattutto ad elevate risoluzioni, la CPU conti molto meno che la GPU: infatti se si vuole risparmiare qualcosa (soprattutto se si è poco interessati all’overclock e agli RGB) basta inserire la scheda video nella configurazione media e si otterranno prestazioni non di molto inferiori. Da questa fascia ho inserito un SSD che sfrutta lo standard PCI-Express 4.0, come detto in precedenza per ora possibile solo con i chipset AMD B550 e X570. Forse ci vorranno anni su PC per vedere giochi che sfruttino tutta la velocità disponibile di questi SSD, anche se le scelte di Sony per la sua PS5 potrebbero significare che il futuro non è poi così lontano. Detto questo con un PC simile è possibile utilizzare anche visori ad elevata risoluzione come il Pimax 5K e l’HP Reverb che fra poche settimane esce con la versione G2 (consigliato soprattutto per i simulatori anche se il tracking del G2 sembra essere molto simile a quello del Rift S), oltre ai visori più nuovi di HTC come il Vive Pro ed il Cosmos.

Processore / scheda madre / ram

INTEL

Intel Core i9-10900KF (640€) / ASUS ROG STRIX Z490-F Gaming (255€) / Patriot Viper RGB DDR4 4133 4x8gb (248€) – TOT. 1143€

Dissipatore CPU

NZXT Kraken Z73 360mm (267€)

Scheda video

NVIDIA

Nvidia GeForce RTX 3080 10gb (700-800€) 

Archiviazione

Sabrent SSD Interno 2TB Rocket Nvme PCIe 4.0 (390€)

Case / alimentatore

ASUS ROG Strix Helios (267€) / Asus ROG-THOR-1200P Platinum 1200 W (349€)

Visori consigliati

Oculus Quest 2 con link o Virtual Desktop, Valve Index, HP Reverb G2, Pimax 5K, Pimax 8K

La fascia enthusiast nell’immaginario di chi vuole assemblarsi un PC è sempre stata più un esercizio di stile che una reale necessità. Con la VR questa affermazione però perde di significato, visto che se si vuole sfruttare al massimo le possibilità sia in termini di risoluzione che di refresh rate dei visori più spinti occorre per forza acquistare il massimo di quello che il mercato offre oggigiorno. Certo se si vuole risparmiare qualcosa si può puntare ad una scheda madre un po’ meno performante, mettere 16 gb di ram invece che 32, ma il concetto non cambia. Purtroppo l’unica scheda sensata in questa fascia, cioè l’RTX 3080, è praticamente introvabile. L’RTX 3090 come già detto non è una scheda pensata per il gaming, quindi in questo momento l’unico consiglio che posso darvi è tenere d’occhio la disponibilità, aiutandovi anche con la pagina che vi ho linkato. Attenzione alle truffe però, il prezzo di queste schede può variare in base al modello, ma dovrebbe essere sempre al di sotto degli 800 euro. Il Pimax 8k è già acquistabile, il 5k e l’Index sono comunque affamati di risorse se si vuole sfruttarli al 100%. Se volete un mio consiglio, il gioco al momento non vale la candela, a meno che non siate appassionati di simulatori, ad oggi il genere più pesante in VR (ricordo che tra poco uscirà in VR anche un certo Flight Simulator). Però la guida vuole essere rivolta a tutti, anche a chi vuole il massimo dell’esperienza che la realtà virtuale può offrire ad oggi e non ha problemi di portafoglio. Per tutti gli altri comunque il divertimento non manca, mai come in questo momento storico per la VR vale il detto “chi si accontenta gode”.

 




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