Outlier | la recensione early access | PCVR

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Giocato con Meta Quest 2 in Air Link su PC

Chiamatemi stupido, ma – andando contro ogni evidenza – tutte le volte che esce un titolo esclusivo per PCVR un po’ ci spero. Ci spero perché il mercato PC è stato in grado di regalarci tante, troppe, perle durante i primi due anni di realtà virtuale, e non ha senso che sia ridotto in questo stato da tre anni abbondanti. Eppure, ogni singola volta, rimango deluso da prodotti amatoriali, ridicoli, quasi offensivi. In Outlier, il nuovo lavoro del team che si cela dietro a Stride e Against, ci speravo tanto, ma visto il percorso che hanno fatto i due precedenti prodotti, dovevo immaginare che qualcosa non sarebbe andato nel verso giusto. Scopriamo insieme il nuovo titolo di Joy Way, in uscita oggi in early access, nella nostra recensione.

Stride era partito bene, con un concept brillante e un’esecuzione dignitosa, finendo poi per non essere né carne né pesce, e rimanendo abbandonato a sé stesso in condizioni poco carine. Against era partito così così, con un’idea interessante, ma che aveva bisogno di molti mesi di sviluppo per uscire sul mercato in uno stato decoroso. Sei mesi dopo è rimasto com’era. Con Outlier Joy Way taglia direttamente la testa al toro, facendo uscire un prodotto impresentabile da tutti i punti di vista, e che anche un’eventuale release 1.0 non potrà sicuramente salvare.

In Outlier siamo un non ben specificato combattente spaziale, che si ritrova a girovagare all’interno di mondi tutti uguali, eliminando nemici tutti uguali, fino a quando la morte non lo riporterà sulla sua navicella, e potrà quindi aumentare le proprie statistiche in attesa di un’ulteriore run. Esattamente amici e amiche, avete sentito bene: Outlier è l’ennesimo FPS roguelite di cui nessuno sentiva il bisogno; e la cosa bella e che non riesce nemmeno a fare ciò che di buono ha raggiunto il genere negli ultimi anni.

Partiamo dal difetto più grosso: in Outlier sparare non è divertente. Un difetto mica da ridere, in un gioco in cui lo scontro a fuoco è letteralmente il perno centrale del gameplay, ma il feeling dei colpi da fuoco è così blando che non soddisferebbe nemmeno un utente appena atterrato sul pianeta VR. Sparare risulta moscio, ripetitivo e deprimente, un po’ per colpa di una quantità di armi risicatissima, un po’ per un gunplay noioso, e un po’ per colpa di un delay incomprensibile tra i nostri movimenti e quelli del personaggio.

Questo ritardo nei movimenti potrebbe essere colpa di un comparto tecnico insufficiente, che riesce a girare in modo indecoroso su un PC che fa girare Half Life: Alyx al massimo delle sue potenzialità, ma – ahimè – non ci è dato saperlo. Non ci è dato saperlo perché Outlier non si degna neanche di restituire un menù con le opzioni grafiche agli utenti che vorrebbero ritoccare qua e là le impostazioni, per far girare un prodotto profondamente amatoriale al meglio delle sue possibilità. Anzi, meglio ancora: esiste anche un tasto “grafica”, ma che non porta a nessun sotto menù, e sembra quasi messo lì apposta per far innervosire il giocatore ancor più di quanto non lo sia per i problemi intrinsechi del prodotto.

Prodotto che fa male anche sul fronte della progressione, presentando power-up momentanei e indeterminati a la Until You Fall, ma che fallisce nel far sentire al giocatore il glow up del proprio alter-ego, soprattutto a causa di una difficoltà sbilanciata al limite del furto. Per proseguire in Outlier dovrete necessariamente potenziarvi quasi al massimo delle vostre possibilità, costringendovi ad affrontare run su run, fino a quando non avrete ottenuto tutta la valuta in game necessaria a farvi apprendere questa o quell’altra abilità passiva. È un game loop soporifero e snervante, che non funziona letteralmente da nessun punto di vista in termini di gameplay, e che annoia profondamente anche nel suo ripetitivo aspetto audiovisivo.

Joy Way spaccia per procedurali i livelli di Outlier, la verità è che si distinguono veramente di un paio di sassi, e nella posizione di due torri, per poi restituirvi sempre – grossomodo – la stessa mappa. Fosse bello da vedere, come un Returnal, ci starei anche; ma così, ahimè, anche la proceduralità risulta ingiustificabilmente assente. A poco serve una boss fight attaccata lì tanto per ridere, e uno skill tree tra i meno ispirati che ho visto nella mia vita, chiudendo un quadretto generale letteralmente da galera.

C’è altro da dire su Outlier? No, ma due ho due parole per Joy Way. Raga, vi prego, smettetela. Capisco che il mercato della realtà virtuale sia in crisi, capisco che si debbano buttar fuori più giochi per riuscire a stare in piedi, ma non dovete farlo necessariamente a discapito del consumatore. Iniziate a concentrarvi su Stride, chiudete un gioco che ha delle grandi potenzialità e che potrebbe portarvi fortuna nel prossimo futuro. Evitate di iniziare cinquanta progetti fallimentari e sinceramente ridicoli, e conquistate la fiducia del vostro pubblico. Outlier è una schifezza, che non merita di aggiungersi a un mercato PCVR che se la vede malissimo da fin troppo tempo, e che rischia di morire definitivamente proprio a causa di questo tipo di produzioni.

Outlier è disponibile dal 17 marzo 2022 su Steam.

 




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