Xing The Land Beyond: la recensione

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Introduzione

XING: The Land Beyond è un titolo che ha avuto una lunghissima gestazione, il Kickstarter è addirittura del 2013 e non prevedeva alcun supporto per realtà virtuale. Questa funzionalità è arrivata pochi mesi dopo ma non ha sostituito l’originale impianto bisimensionale quale gioco per monitor con input convenzionali. Sebbene questo ne renda più ampio il bacino di utenza, nel vedere il risultato non sono pienamente convinto che tale ambivalenza sia stata una idea felice.

Il gioco

Trattasi di quello che gli sviluppatori definiscono “puzzle-adventure”, che più chiaramente indicherò come un misto di moderata esplorazione ed enigmi tutto sommato prevedibili. Il vero punto di forza della produzione è rappresentato dall’atmosfera, che unisce bellissime musiche new age con scenari evocativi e rilassanti. Vi è una storia alla base di Xing che si palesa in brevi rime anch’esse evocative e misteriose: il mondo in cui vagherete si trova nell’aldilà, e voi seguirete le indicazioni del vostro spirito guida alla ricerca della pace eterna.

Isole tropicali con rovine immerse nella natura, Moai, alternarsi del giorno e della notte, scrigni ed interruttori: tutte cose pregevoli ma al tempo stesso stucchevoli. Con questo non voglio dire che Xing sia brutto, è anzi realizzato con competenza, ma risulta comunque zeppo di luoghi comuni che ne affossano di molto il potenziale artistico facendolo somigliare a mille altre produzioni, e privandolo di un suo carattere specifico.

L’evidente finalità zen nel produrre una forma di intrattenimento che rilassi più che creare tensione è ben visibile anche dal lato degli enigmi. Xing è un gioco molto scorrevole, troppo forse per un patito di rompicapo qual io sono, ma la percentuale di pensiero laterale richiesta è prossima allo zero. Ed anche in questo frangente manca quasi del tutto l’originalità, gli ostacoli proposti somigliano a mille altri giochi venuti prima. Questo non è necessariamente un difetto se cercate un gioco semplice e poco frustrante, tanto più che la longevità non è malvagia.

Comfort e implementazione

In questo settore ci sono dei problemi. Innanzitutto il gioco utilizza una vecchia versione del motore di Unreal che soffre dell’arcinoto problema di aliasing in VR, risultando o “sfocato” se si attiva l’antialiasing o seghettato senza. Essendo un gioco pubblicato oggi, e non una produzione di sei o più mesi fa, la cosa è poco gradevole a vedersi e abbastanza deludente a giocarsi. Il dettaglio è discreto, ma non eccelso, ma le performance grafiche sono piuttosto buone anche grazie alle numerose personalizzazioni.

Il secondo problema è relativo al comfort: Xing nasce per l’uso con il pad e prevede dei frangenti a piattaforme, il che si traduce in una implementazione VR che supporta solo il movimento fluido ed usa il tasto del salto. Se il primo di per sé può rappresentare un ostacolo per gli utenti più sensibili al disagio da simulatore, il saltare da una piattaforma all’altra premendo il relativo bottone, con accelerazioni e decelerazioni verticali improvvise, mi ha infastidito non poco e suscitato disappunto.

Non vi è ragione per cui il teletrasporto non sia opzionalmente supportato, Xing è totalmente privo di scene d’azione ed offre una superficie esplorabile limitata; anche mantenendo il movimento fluido andrebbero sia inseriti degli strumenti per il comfort che rimossa o gestita la sua parte platform, ci sono ottimi esempi di come implementare salti ed arrampicate in realtà virtuale senza l’obbrobrioso tasto “jump” di antesignana memoria. Essendo un gioco che supporta la realtà virtuale dal lontano 2013 è deludente constatare quanto poco sia stato fatto su questo fronte.

Conclusioni

XING: The Land Beyond è una produzione dignitosa, con una grafica discreta ed una caratterizzazione evocativa e rilassante, che garantisce alcune ore di longevità. Come videogioco, ha delle dinamiche prevedibili e degli enigmi ritriti che puntano più all’utente casuale che al patito di avventure grafiche o rompicapo. Ha anche dei problemi di implementazione, sia sul fronte dell’aliasing che del comfort di gioco. Se avete lo stomaco robusto, desiderio di relax e “vi piace vincere facile” potrebbe essere il gioco per voi. Io più cautamente lo considererei solo se fortemente scontato.

 




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