Valve Index: ha ancora senso nel 2022?

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Sembra strano, ma parlare di Valve Index nel 2023 è un po’ come parlare di Retro VR. Che ci crediate o no attraverso questo approfondimento analizzeremo un visore ormai “vecchio” di tre anni e mezzo che in qualunque scala evolutiva tecnologia rappresenta un lasso di tempo lunghissimo.

Non tutto però è invecchiato così male, a guardarlo, confrontandolo con il recentissimo Meta Quest Pro ad esempio possiamo vedere che il look nero con frontale lucido si difende molto bene anche adesso.

Ricordiamo però che parliamo pur sempre di un visore con cavo da usare in cameretta a cui quindi non è mai stato richiesto di essere bello, ma solo di offrire la migliore esperienza possibile.

Il visore arrivò nel Luglio del 2019, e dai lì a 4 mesi sarebbero usciti giochi come Stormland, Asgard’s Wrath e Boneworks. Mentre lato hardware pochi mesi prima Quest 1 muoveva i primi passi come unico visore standalone. Questo per ribadire che il visore in un momento così florido del mercato poteva solo che fare bene.

Non ha molto senso fare finta che la Vr non sia cambiata però da quel momento quindi proverà a rispondere in maniera puntuale – quasi più come post Mortem che come recensione – dicendovi cosa funziona e cosa non funziona.

Il Visore ha il cavo ed è anche bello grosso, non sono usciti purtroppo nel tempo sistemi per renderlo wireless, anche se sappiamo che i nostri amici di Nofio stanno preparando un accessorio che potrebbe uscire a breve.

È un visore con cui giocherete solo alla PCVR e con una sottile patina di ironia ci giocherete probabilmente ai 3 giochi menzionati poco sopra – eccetto Alyx – perché sono stati l’ultimo baluardo, e inaspettatamente il canto del cigno della PCVR.

Per capire se questo visore ha ancora senso nel 2022, partiamo dalla scheda tecnica e confrontiamola con i visori ora in commercio.

Il Display

Partiamo dal display: 1440×1600 per occhio e un fov orizzontale attorno ai 110°. Per avere un comparazione con Quest 2 sappiate che il visore META sta sul 1832×1920 quindi abbastanza superiore. HP Reverb g2 si spinge addirittura oltre fino a 2160×2160 per occhio.

Dato che i numeri non mentono, e sarebbe anche stupido negarlo, si vede a occhio nudo una volta indossato l’Index che siamo davanti a un visore non più di ultima generazione in termini di risoluzione. Naturalmente confrontato con i visori del tempo, come Quest1 il visore era perfettamente in linea con la sua generazione.

Risoluzione e definizione che non strabiliano siamo davanti a lenti Frenel con una forma bella secca, con un taglio lì sul naso, una soluzione che non abbiamo visto su altri visori che solitamente hanno forme più morbide a arrotondate. Questo permette però di avvicinare ulteriormente le lenti agli occhi in modo da  far percepire un fov maggiorato.

God ray e lanse flare sono invece purtroppo percepibili in praticamente tutte le condizioni di luce, ma il problema al momento non è stato totalmente soppresso su nessun visore da quindi poter dire di non trovarlo necessariamente così fastidioso o faticoso alla vista.

Interessante invece la possibilità di arrivare fino a 120hz di refresh che con le schede video attuali alla risoluzione nativa del visore si raggiungono con facilità e grosso piacere anche se non è un feature di rottura visto che solitamente giochiamo a 90 fps.

Meritano un plauso la qualità del materiale di imbottitura e la comodità nel lasciarsi indossare. Tutto il sistema poi ricordiamo che è stato adottato anche da Reverg g2, che quindi risulta altrettanto eccellente, anche se quello di Index in realtà gli è superiore avendo la regolazione a rotella per allargare o stringere direttamente lo strap.

Non benissimo il sistema audio con diffusori sospesi e non delle vere e proprie cuffie. Sentire i rumori circostanti mentre si gioca non è immersivo. È comprensibile che qualcuno e forse più di uno non voglia isolarsi del tutto dal mondo circostante. Ad esempio però giocando ai giochi di guida, anche con il volume al massimo nelle orecchie, si continuano a sentire i rumori delle sollecitazioni provenienti dal force feedback poderoso del volante. Spiace che non si siano inventati un modo per poter soddisfare un po’ tutti i gusti lasciando aperte più possibilità.

Ricordiamo inoltre che il visore necessità delle base station, cosa che  – mi rendo conto – non per tutti possa essere un malus dato che garantisce il tracciamento più preciso di qualunque altra soluzione inside-out vista fino ad adesso.

I controller

Arriviamo però ad analizzare i controller. Dal primissimo momento quando ancora si chiamavano Knuckles, dalla EV1 alla EV3 ho bramato questi controller. Erano il futuro già dal primo frame apparso su Youtube, prima ancora che nascesse l’idea di poter avere il tracciamento delle dita. In quel periodo sembrava davvero un prodotto rivoluzionario e apriva la strada a idee di gameplay e cose che non si sarebbero potute fare senza.
Il primo Knuckles Ev1 venne mandato ai dev nel 2016 – pensato quanto tempo fa – per poi evolversi in ev2 ev3 che rappresentavano praticamente la versione finale uscita poi con il nome di Index Controller.

Un dettaglio dei Knuckles Ev2 – Foto di: Adam Savage’s Tested –

In  tutti questi anni nonostante i controller di G2, Quest o Pico i Valve Index sono sempre stati l’eccellenza tecnica. Poi non vuol dire i migliori o i consigliati, ma quelli con dentro più tecnologia, idee e soluzioni.

Materiali pregiati, bottoni, superficie touch, sensori per il tracciamento delle dita e sensore di pressione. Questi controller non hanno un bottone o un tasto da premere per simulare la presa nel manico ma dei sensori resistivi. Vi basterà stringere più o meno forte la mano per acchiappare gli oggetti. Questo ha naturalmente dei pro e contro perché per tanti usi sarebbe molto meglio gestire la presa con un bottone non dovendo sempre stringere il controller.

D’altro canto acchiappare le cose in Alyx stringendo di forza, lanciare bombe o sfiorare superfici in Lone Echo, aggrapparsi in The Climb è molto molto meglio con gli Index che con altri controller. Questo però maggiora piacere vale i 300€ richiesti per i soli controller?

La risposta è No. Ma non nel senso che non valgono il prezzo di produzione e sviluppo ma perché il supporto nei giochi è nullo, nessuno ci ha creato veri elementi di design attorno, nessuno è stato interessato dal fatto che ci fosse un touchpad nel pad tra i tasti e gli stick. Avrebbe tante funzionalità il controller visto lo strap che li tiene sospesi anche quando apriamo le mani ma questo non trova riscontro nei giochi.

La forma un po’ a “banana” li rende a volte anche scomodi purtroppo. Tutto bene quando bisogna aprire spesso il palmo in alcuni giochi ma per le altre cose il mio parere sincero è che non sono comodi come i touch di Meta.
Spesso e volentieri infatti con Index uso con più piacere i vecchi Wand che per me sono dei controller per la PCVR ancora molto convincenti, praticamente i miei preferiti in tutti i giochi che non necessitano di avere lo stick e nei giochi che sono pensati per il Teleport. La forma degli Wand è quella giusta per impugnare pistole, spade e mazze da golf da baseball e scudi. La vibrazione inoltre è la più convincente sul mercato, molto più maschia rispetto agli Index che, a confronto, vibrano appena.

Vedere ora come sono tracciate le dita confrontandole a Meta Quest 2 che nemmeno usa i controller fa sembrare gli Index roba degli anni 80 da parco dei divertimenti. Ci sono esperienze in hand tracking micidiali che funzionano benissimo e si sono aggiornate mese dopo mese. Magari è vero che non ci giocheremo a Beat Saber con l’hand tracking di quest ma nemmeno con Index avremo tutto questo piacere con la loro sopracitata forma a banana.

I vecchi cari Wand funzionano ancora egregiamente con tutti visori Htc e Vive

Parlando ora un po’ di software quindi, se ho Valve Index, a cosa giochiamo?
Verosimilmente a un sacco di giochi usciti prima del 2020, a quasi nulla uscito negli 24 mesi, ma non solo in termine di grandi opere, ma anche solo in termini quantitativi di giochi piccoli e medio piccoli. Quasi niente è uscito solo per PCVR e le migliori opere sono disponibili anche su META QUEST 2, imbrigliando quindi la tecnica del gioco a quell’hardware.

La prova è stata fatta con RTX 3080 e i7 8700k

È estremamente bizzarro che come, a parte ALYX, gli altri giochi che benissimo si sposano con i controller Index non siano giochi Steam ma bensì le esclusive Meta. Stormland, Lone Echo 1e2, Sport scramble, Roborecall funzionano benissimo e sembrano quasi fatti apposta per quei controller.

Sulla piattaforma Steam invece a parte Alyx, la techdemo Handlab e Moondust davvero ci troviamo davanti al deserto dei tartari, non è che gli altri giochi non funzionino, anzi, potete giocare tutto con index, ma anche quando ci sarà scritto “Index compatibile” al massimo è perché le dita all’interno del gioco sono tracciate singolarmente ma senza nessun effetto funzionale. Quindi, vero, sono compatibili con Index ma allo stesso modo come lo sono con G2, Touch ecc.. e non ci sono dentro meccaniche o cose ulteriori che si possano fare grazie all’utilizzo degli Index.

L’unica vera e propria tonica all’interno di questo visore è che su Steam funziona davvero sempre molto bene, i giochi sfrutteranno bene la potenza hardware – cosa che non succede con tutti gli altri visori moderni – ad esempio se giocate con Airlink o Link comunque non starete usando tutta la potenza a disposizione. Se usate il G2 avete sempre aperto Windows Mixed Reality che succhia potenza in background e spesso fa crashare i giochi – anzi molto spesso – Vive pro si porta dietro la piattaforma Viveport,  Pimax invece…vabbè. Index quindi essendo il visore essendo appunto fatto da Valve entra al 100% dentro Steam Vr senza mai dare problemi ed è sempre stabilissimo, solido come un roccia.

In conclusione

Valve Index è stato un incredibile prodotto con tantissime idee, buoni propositi e aspettative attorno, purtroppo la sua vita e interesse sul mercato sono stati molto brevi perché è diventato immediatamente irrilevante e vetusto, superato sia da altri visori PCVR che ovviamente dalla flessibilità del Quest2.

È davvero difficile che su questo canale vi possa venire consigliato come acquisto da nuovo nel 2023, anche se foste alla prime armi, anche se cercaste un visore solo PcVr. Mille e passa euro per comprarlo dallo store sono eccessivamente troppi.

Diverso potrebbe essere se parlassimo di street price perché è un visore che ha perso valore velocemente, quindi è possibile trovarlo sotto i 700 euro completo di controller e basette station.
Anche in questo caso però state spendendo eccessivamente per giocare a giochi che potreste giocare con tanti altri visori spendendo ad esempio la metà con un Meta quest 2.

Non mi sento di dover aggiungere altro e speriamo di avervi aiutato nella comprensione di questo prodotto a così tanto tempo dalla sua uscita.

Un saluto e vi auguro buona Vr.

 




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