Cosa giocare in Mixed Reality su Meta Quest 3?

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Ma chi l’avrebbe mai detto ciò che fino a pochi anni fa ci sembrava fantascienza, sarebbe diventato – nel 2023 – realtà? Il Meta Quest 3 è riuscito a sbloccare una nuova frontiera del gaming e dell’intrattenimento: la realtà mista. Per chi non sapesse di cosa si tratta, parliamo sostanzialmente di prodotti che vengono cuciti “sopra” alla nostra area di gioco, inserendo elementi virtuali dentro alla nostra realtà fisica, e dandoci quindi l’impressione di star affrontando davvero un’esperienza reale. È più facile a provarla che a raccontarla, ma oggi proveremo a parlarvi dei giochi in mixed reality più interessanti presenti a oggi su Meta Quest 3; come sono, dove si trovano, quanto costano e quali vale la pena provare. Pronti, via: e iniziamo!

Ghostbusters: Rise of the Ghost Lord (qui la recensione)

L’ultimo titolo di nDreams non si è dimostrato proprio un gran gioco… anzi! È un prodotto mediocre e poco interessante, che fa una cosa vista e rivista, e la fa anche maluccio. Tuttavia, la sua modalità in mixed reality, esclusiva della versione Meta Quest 3, è davvero simpatica! Sostanzialmente dovrete catturare i classici omini michelin tipici del franchise e colpire un grosso boss che sfonderà il vostro soffitto, per poi riempirlo di bombe. Una sorta di shooter con la fionda contenuto, molto breve, ma sicuramente da provare, a patto che abbiate già acquistato il gioco. Se non l’avete acquistato – forse – non ne vale la pena. Soprattutto perché costa la bellezza di quaranta euro.

Mixed Reality Quest 3
Ghostbusters in Mixed Reality su Quest 3

Synth Riders (qui la recensione)

Nonostante l’innegabile stradominio di Beat Saber nei giochi musicali in VR, Synth Riders è sempre stata una valida alternativa sul tema! Con una colonna sonora anni 80, non però per tutti i gusti, batte sul tempo la pietra miliare di Beat Games arrivando per primi sulla mixed reality, eh che mixed reality! Aprendo letteralmente un portale nelle vostre mura di casa sarete pronti a ballare a ritmo di musica cercando di andare a tempo con le palle colorate e le onde musicali che vi proporrà il gioco. Rispetto a molti degli altri titoli della lista, la MR di Synth Riders, non rappresenta una modalità a parte ma sarà possibile giocare l’intero gioco in totale continuità; tenendo sempre d’occhio la pasta asciutta in cucina mi raccomando!  

Demeo Battles (qui la recensione)

Lo spin-off di Demeo incentrato sul PVP è un prodotto magnifico, costa venti euro, offre decine e decine di mappe a singolo giocatore e una longevità praticamente infinita nel multiplayer. Se vi interessa scoprire più nel dettaglio cos’è il gioco vi invito a cercare la recensione che trovate sul sito e sul canale Youtube di VR Italia, ma se siete troppo pigri vi dico solo che si tratta di una sorta di Dungeons & Dragons a turni in cui cercare di eliminare gli eroi avversari. Tutte le modalità possono essere giocate anche in mixed reality, piazzando il tavolo da gioco dentro alla vostra stanza, e permettendovi quindi – durante i turni avversari – di avere più libertà nel riempire il vostro tempo, che sia per controllare il telefono, o – addirittura – fare i mestieri in casa. Imperdibile!

Demeo MR
Demeo MR

Miracle Pool

Chi ha iniziato a giocare in VR agli albori si ricorderà di SportsBar VR, una compilation di giochi da bar in realtà virtuale che mostrava immediatamente la potenzialità di questa tecnologia. Dalle freccette all’air hockey ammetto di averci giocato esclusivamente per i tavoli da biliardo disponibili! Non si discute, le prime esperienze in vr non si scordano mai e se al tempo sembrava un miracolo, Miracle Pool sarà una delle prime esperienze vr dei tantissimi nuovi utenti cui Meta quest 3 sarà il loro primo visore. Gratuitamente e in Mixed Reality ci farà capire quanto la vr sia di diverse spanne più in alto rispetto al gioco flat quando si tratta di meccaniche che coinvolgono movimenti reali! Sicuramente una delle app da tenere sempre installate per mostrare il gioco a chi di videogiochi e di visori non ne capisce niente; d’altronde una partita a palla 8 in mixed reality vale più di mille parole.  

Drop Dead: The Cabin (qui la recensione)

Il gioco in sé è una sorta di wave shooter in cui proteggere un generatore durante una quantità importante di ondate nemiche, in cui zombie di ogni forma e colore correranno all’impazzata verso di voi con l’unico obiettivo di mangiarvi il cervello. La modalità home sweet home, ovvero quella in realtà mista, traccia la vostra stanza per trasformare casa vostra nell’effettiva area di gioco. Dalle vostre vere porte e finestre inizieranno quindi a uscire mostri terrificanti, e il vostro obiettivo sarà semplicemente quello di tenerli a bada, cercando di far arrivare un timer allo zero. Un concept semplicissimo ma davvero efficace, soprattutto per la qualità grafica del gioco: molto vicina al cartoon, ma decisamente azzeccata nella sua sensibilità. Sconsigliato ai deboli di cuore, ma il gioco costa venticinque euro, e ne vale sicuramente la pena.

YUKI Space Ranger (qui la recensione)

L’ottimo bullet hell di ARVORE si arricchise di una modalità MR molto carina. Il gioco in sé è divertentissimo e splendido da vedere, e vi impone sostanzialmente di guidare una ranger spaziale attaccata alla vostra mano dentro livelli pieni di nemici, boss e colpi che arrivano da ogni direzione. Il concept, nella modalità in mixed reality, rimane quello, ma piuttosto che star dentro al mondo di gioco creato dal team, i nemici usciranno direttamente dalle vostre mura. Diciamoci la verità: il mondo di gioco costruito da ARVORE è decisamente più bello delle vostre quattro mura domestiche, e la modalità è più un contentino per l’ultimo visore di Meta che un grosso incentivo ad acquistare il gioco, ma se avete già Yuki in libreria (o siete interessati all’acquisto) un giretto in realtà mista se lo merita sicuramente. Anche perché costa venti euro, che è un prezzo onestissimo per ciò che il gioco offre.

Eleven Table Tennis 

Esattamente complementare e sovrapponibile a Miracle Pool, con la differenza che Eleven rappresenta la miglior espressione del tennistavolo mai vista in un videogioco e ovviamente in Vr.  A chi interessa vedere il proprio soggiorno mentre ci si concentra in match online o single player? A tutti, questo perché la mixed reality non aggiunge valore ludico ma competitivo. Ora sarà infatti semplicissimo lanciarsi dentro il soggiorno di casa al pelo di un muro o della tv senza paura di travolgerla. Mi sono ritrovato a fare dei veri e propri salvataggi in scivolata in totale sicurezza aumentando il divertimento e la mia competitività. Se non vi interessava prima passate pure oltre altrimenti iniziate a spazzolare le vostre racchette virtuali! 

BAM 

Al contrario degli altri giochi, BAM è un titolo che funziona esclusivamente in realtà mista. È una sorta di mix tra quel famoso show degli anni novanta sui robottoni che si spaccavano di botte e Super Smash Bros. Dentro a delle arene di varie forme, dovrete combattere contro altri tre giocatori in scontri all’ultimo sangue, pilotando il vostro robot attraverso i motion controller. L’idea è simpatica, il gioco anche, ma la realtà mista non aggiunge poi tanto, e per un gioco che funziona soltanto in MR, insomma… non è un grande incentivo all’acquisto. È vero che costa quindici euro, e sicuramente vi farà divertire per qualche partita, ma sta a voi decidere se il prodotto di I-Illusions stia nelle vostre corde o meno. Io comunque, per le partite che ho fatto, mi ci sono divertito, nonostante delle hitbox non propriamente perfette.

Zombie Noir 

Zombie Noir è un po’ come Drop Dead: The Cabin, ma essendo uscito prima della release di Quest 3, purtroppo, manca del tracking delle vostre vere porte e finestre. Il gioco andrà quindi a costruirvi le uscite degli zombie un po’ a casaccio, magari posizionandole pure dove non dovrebbero stare, e andando a rovinare un po’ l’immersione generale. Tuttavia il game loop funziona, è davvero molto divertente e costa soltanto dieci euro. Fateci un pensiero, ma non aspettatevi un prodotto troppo rifinito, che riesca a sfruttare al meglio le potenzialità del Quest 3.

PianoVision 

Se avete sempre sognato di imparare a suonare il piano, PianoVision è il titolo che fa esattamente per voi. Prendetelo un po’ come un Guitar Hero o un Rockband, ma al posto di uno strumento finto userete un pianoforte vero, o una tastiera, a seconda di ciò che avete in casa. Per far uscire l’audio potete sfruttare il PC o collegare l’USB direttamente al Quest, e quello che farà il titolo sarà proporvi una lunga serie di brani (per lo più classici) facendo avvicinare gradualmente le note ai tasti del vostro strumento. In questo modo potrete imparare con molta più facilità un branoo che, fino a qualche istante prima, non eravate in grado di riprodurre nemmeno con qualche nota. Il setup dello strumento non è semplicissimo, e purtroppo nemmeno troppo preciso, ma il margine di manovra per farne uscire un prodotto straordinario c’è. Speriamo solo migliori con il tempo. Anche lui costa dieci euro, quindi una chance gliela potete dare. Ricordatevi solo che vi serve lo strumento, a meno che non vogliate giocarlo pigiando i tasti sul tavolo, ma, ecco… non è un granché!

Espire 2 (qui la recensione)

Il nostro Metal Gear Solid si aggiorna con una modalità MR che ricorda le VR Mission dello storico gioco di Hideo Kojima. Si tratta sostanzialmente di una ventina di missioni di infiltrazione cucite sullo spazio di casa vostra, in cui dovrete hackerare dei terminali, evitare dei laser, eliminare dei nemici e così via. Le soluzioni inventate da Digital Lode sono tutte estremamente interessanti, e vi faranno sentire davvero dentro a un action thriller hollywoodiano, nella comodità di casa vostra. Attenzione però, perché nonostante molte delle missioni si possano giocare dentro a spazi contenuti come il mio, per le missioni cosiddette “large” il gioco avrà bisogno di uno spazio di gioco davvero ampio, che – a meno che non abitiate in una villa dalla metratura importante – potrebbe impedirvi di godervi l’esperienza. Espire 2 costa 30 euro, ma offre anche una lunga campagna piuttosto valida, che vi invito a scoprire nella recensione completa del prodotto.

Guitar MR 

Se il pianoforte non fa per voi potrebbe non mancare troppo tempo per gli amanti della chitarra! Sergei Galking, co-fondatore di theAR.team, è stato sommerso di messaggi da persone che non vedono l’ora di ricoprirlo di soldi dopo aver postato un concept AR sul suo profilo X. In un misto tra Guitar Hero e Rocksmith sarà possibile “pinnare” la tastiera della chitarra virtuale per imparare la canzone del sole in pochissimo tempo. Non è chiaro se ci saranno divagazioni ludiche all’interno di questa app in Mixed Reality dove però Sergei ha cercato di chiarire che è ancora un concept, che è stato pensato su Meta Quest 3, e che non sa quando sarà possibile mettersi in coda per il beta testing! 

Questi sono solo alcuni dei giochi in mixed reality presenti a oggi su Metà Quest 3 che meritano di essere provati. È una lista in continua evoluzione, per una tecnologia che sicuramente ci sarà delle enormi soddisfazioni in futuro e che potrebbe cambiare ancora una volta la nostra concezione del gaming, esattamente come ha fatto la VR. Noi non vediamo l’ora di vedere dove ci porteranno questa nuova tipologia di prodotti. E voi?

 




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