Zero Caliber: Reloaded | la recensione | Oculus Quest

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Giocato su Oculus Quest 2

Di FPS militari in realtà virtuale ce ne sono una marea, da Onward a Pavlov, da Contractors fino ad arrivare a Firewall: Zero Hour; tutti si sono buttati nel calderone del mil-silm esplorandone varie gradazioni di realismo e arcade, che riescono – già oggi – ad accontentare un po’ tutti i palati. Tuttavia, quasi tutti si sono concentrati nel tempo su esperienze PVP in cui decretare il miglior giocatore online a suon di piombo fumante, tanto che lo spazio lasciato ad esperienze analoghe più narrative e volte al PVE rimane ancora un po’ vuoto. XReal Games, che ci aveva già convinto con il buon A-Tech Cybernetic, esce oggi con la versione Oculus Quest di Zero Caliber; che invece non ci aveva convinto al lancio in EA qualche anno fa su PC. Scopriamo insieme i passi avanti fatti dalla produzione, e cerchiamo di capire se questa versione esclusiva vale il prezzo del biglietto.

Zero Caliber: Reloaded non è un porting di Zero Caliber, bensì un altro gioco; o almeno, questo è quello che vanno dicendo gli sviluppatori. Se questo è corretto per quanto riguarda l’hub, il lavoro sulla progressione narrativa ed una manciata di missioni, la verità è che questa versione Reloaded del prodotto XReal Games è assimilabile all’ottanta per cento alla sua versione per personal computer, ed offre praticamente le stesse mappe e le stesse missioni dell’operazione precedente.

Ma facciamo un passo indietro. Dal lancio in early access di Zero Caliber su PC sono passati quasi tre anni, e della uno punto zero ancora non c’è l’ombra. Quello che proponeva questo FPS muscolare era sostanzialmente una piccola campagna, che è andata ad ingigantirsi col tempo, in cui eliminare un buon numero di NPC in mappe sempre più articolate e interessanti, senza però proporre mai elementi di game design particolarmente estrosi. Tutta la campagna si può ridurre ad un “corri da punto A fino a punto B ed elimina tutte le forze in gioco”, con brevi sezioni in cui mantenere una posizione o recuperare un oggetto, ma che risultano di fatto una mera forzatura in un design che prevede soltanto una gran carneficina. Se questo non è di per sé un difetto, qualcuno poteva comunque annoiarsi di fronte a delle missioni tutte uguali, che non potevano chiaramente restituire nemmeno la spettacolarità scriptata di un Call of Duty qualsiasi, limitandosi a risultare una sequela di momenti dallo spirito un po’ troppo anni 90.

Ciò che divertiva, e che diverte tutt’ora in questa versione Reloaded, è però la possibilità di affrontare l’intera campagna insieme a un massimo di tre amici, con cui farsi strada a suon di pistole, mitragliatori, fucili a pompa e così via. Nonostante una campagna decisamente poco brillante infatti, muoversi per le mappe costruite da XReal Games in compagnia restituisce il solito feeling soddisfacente del giocare in multiplayer, ed essendo Zero Caliber uno dei pochi prodotti a proporre una modalità PVE di questo tipo, il titolo è riuscito ad entrare nel cuore dei giocatori anche soltanto per questo semplice motivo.
Certo, la campagna si può completare in poco più di due ore a difficoltà normale, non esiste una componente online competitiva che ne allunga la longevità e il tatticismo del multiplayer si svela quasi esclusivamente al livello di difficoltà più alto; ma ad oggi ci sono davvero poche alternative, e Zero Caliber risulta comunque, al netto dei suoi difetti, un’esperienza mediamente soddisfacente.

Anche la personalizzazione delle armi è uno dei fiori all’occhiello dell’FPS, poiché durante le nostre missioni avremo la possibilità di modificare la nostra arma in tutti i suoi elementi, cambiandone in qualsiasi momento calcio, mirini, caricatori e così via; in un’orgia di personalizzazioni che non potrà che soddisfare i più ferventi fanatici delle armi da fuoco.

E sono proprio le armi da fuoco ad essere le vere protagoniste di Zero Caliber, poiché a fronte di un level design estremamente basilare ed un’IA decisamente non pervenuta, sparare con una delle decine di bocche da fuoco proposte dal titolo è una vera gioia per i sensi. Un po’ il feeling “pad alla mano”, un po’ i suoni, un po’ l’ottimo lavoro sulla modellazione delle armi: lo shooting di Zero Caliber è soddisfacente come dev’essere un FPS militare, ed anche nella sua versione Reloaded, il prodotto XReal Games fa centro nel suo elemento di gunplay.

Fin qui, tutto quello che vi ho raccontato vale sia per la versione liscia di Zero Caliber, sia per la sua versione Reloaded. Dunque, quali sono queste grosse differenze dichiarate dagli sviluppatori?

Prima di tutto c’è da fare una premessa: Zero Caliber: Reloaded è un prodotto ricostruito interamente da zero. Questo vuol dire che il cross-play tra PC e Oculus Quest non è e non sarà mai contemplato, poiché il codice su cui si muovono i due prodotti è completamente diverso. Se vi state chiedendo perché, è presto detto: l’originale Zero Caliber, nonostante un gusto non particolarmente raffinato, aveva – ed ha – un impatto visivo difficile da trascrivere su standalone. Ecco quindi che XReal Games ha pensato bene di riscrivere il codice da zero, andando ad eliminare alcuni degli scenari più visivamente ricchi, e lavorando di sottrazione su tutti quegli ambienti che, su PC, riuscivano a stupirci quantomeno per ricchezza di elementi.

Se da una parte questo ha permesso agli sviluppatori di lavorare più agilmente e di restituire una versione Oculus Quest più o meno stabile, dall’altra l’impatto visivo di Zero Caliber: Reloaded è davvero poco soddisfacente in più di un’occasione.

Se la modellazione delle armi e molti degli interni riescono comunque a stupire se messe a confronto con l’hardware dei due visori standalone, il lavoro sugli spazi aperti e sui nemici è imbarazzante a dir poco. Non scherzo quando vi dico che i primi livelli, che hanno un’impostazione spiccatamente a campo aperto, mi hanno ricordato le mappe del primo Goldeneye, e non nel senso buono del termine. Texture e modellazione poligonale di alberi, rocce e quant’altro, sembrano davvero uscite da un prodotto di più di vent’anni fa, complice anche un lavoro su nemici e NPC davvero inguardabile. Ora, se posso capire in qualche modo i limiti di lavoro sul primo Quest, non posso assolutamente tollerare che un prodotto che esce oltretutto in una versione enhanced su Quest 2 si presenti in queste condizioni, vanificando un discreto lavoro su altri elementi di gioco.

Come se non bastasse, su Oculus Quest 2 non mancano decisamente drop frame e rallentamenti che non mi sarei mai aspettato da un prodotto che esce sullo store ufficiale di Oculus, e non su App Lab, dove forse avrebbe fatto – almeno per ora – più bella figura, in attesa di risolvere alcune problematiche gravi che possono compromettere l’intera esperienza.

Anche la struttura differente delle missioni è figlia della potenza computazionale dello standalone. Nel prodotto originale sono presenti una manciata di micro campagne composte da più livelli integrati direttamente all’interno dello stage; in Reloaded ogni livello è stato invece diviso per risultare probabilmente più leggero. Questo comporta che il ritmo di gioco sia spesso spezzato da momenti in cui dovremo caricare il livello successivo, e che potrebbero scocciare decisamente sulla lunga distanza. Non ha molto senso giocare livelli coop story based della durata di cinque, dieci minuti; e speriamo che XReal Games metta una pezza almeno a questa assurda scelta di design.

In ogni caso tolti tutti i difetti e ben consci di esser di fronte ad un FPS caciarone ben poco raffinato, Zero Caliber: Reloaded potrebbe divertire chi cerca un prodotto cooperativo da giocare insieme agli amici, in cui lavorare di squadra per superare una serie di stage tutti uguali sul fronte del game design, ma abbastanza variegati sul fronte estetico. Il titolo di XReal Games ha tutto l’aspetto di un prodotto mobile, e probabilmente – nella sua versione Oculus Quest – lo è, ma ha il grande pregio di restituirci dell’azione a buon mercato, che per qualcuno potrebbe risultare letteralmente una manna dal cielo. Rimangono dei gravosi problemi su grafica e ottimizzazione che non gli permettono di andare oltre la sufficienza, oltre a una scelta bizzarra sulla progressione, che speriamo venga cambiata in futuro. Se state cercando esattamente quello che Zero Caliber: Reloaded ha da offrirvi potreste sinceramente divertirvi quanto basta, se invece eravate in attesa del primo COD in VR siete decisamente fuori strada.

Zero Caliber: Reloaded è disponibile dal 13 Maggio 2021 al prezzo di 24,99€ su Oculus Store, compatibile con Oculus Quest e Oculus Quest 2.

 

 




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