Yupitergrad: recensione e video recensione (Quest/PSVR/PCVR)

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Giocato su Oculus Quest 2

Gli sviluppatori e le sviluppatrici di Gamedust mi avevano deluso profondamente con il loro primo Spuds Unearthed, rilasciato su PC e Playstation VR qualche anno fa; tanto che non credevo che la software house polacca sarebbe tornata sui passi della realtà virtuale offrendoci qualcosa di particolarmente interessante. Quando provai Yupitegrad prima della release ufficiale su PC rimasi invece piuttosto sbalordito dai grossi passi avanti fatti in termini di game design e direzione artistica, ma ancora qualcosa, nel gameplay, non mi tornava. Ho aspettato quindi impaziente che la software house mettesse a posto tutto quello che non funzionava al tempo della prima release, sicuro che al suo sbarco su Oculus Quest Yupitegrad sarebbe stato un grande gioco. Ecco amici, se nel primo caso mi sbagliavo di grosso, nel secondo ci ho preso invece in pieno, perché il prodotto di Gamedust risulta a conti fatti un titolo imperdibile per tutti gli utenti Quest, e potrebbe piacere addirittura anche all’utente PC più smaliziato.

In Yupitegrad prendiamo le veci di un astronauta russo che viene mandato da un’Unione Sovietica dall’impronta distopica su una base spaziale nazionale. Qui, la nostra missione è semplicemente quella di fare dei test su un dispositivo in grado di generare carburante, per poi tornare serenamente a casa, ma – ovviamente – qualcosa non va per il verso giusto, e ci ritroveremo costretti a vagare per il mondo di gioco in cerca di soluzioni ai nostri problemi.

Se la narrativa del titolo Gamedust non è nulla più di un pretesto e non si presta particolarmente a grandi trovate di game design, Yupitegrad inventa invece un vero e proprio sistema di locomozione, che si fa gameplay puro e che riesce a reggere con grande eleganza l’avventura dall’inizio alla fine. Nei panni di un astronauta di poche parole, ci ritroveremo infatti con due ventose al posto delle mani, che ci serviranno per muoverci per tutta la stazione di Jupiter, stando ben attenti a dove metteremo i piedi. Questi due bizzarri oggetti si attaccheranno infatti a tutte le superfici blu della base, e per muoverci non dovremo far altro che tirare la corda che le lega verso di noi, per ricevere infine una spinta che può farci percorrere decine e decine di metri. Ovviamente, il mondo di gioco è cosparso di trappole, ventoloni affilati, pavimenti bollenti e così via, ed il fulcro del gameplay sta nel riuscire a superare incolumi le varie stanze che compongono questa pericolosissima base spaziale.

Se raccontato così Yupitergrad potrebbe risultare la fiera del motion sickness, in realtà Gamedust ha fatto di tutto per non restituire chinetosi in nessun modo al giocatore, dando vita ad un vero e proprio miracolo sul fronte del locomotion, e dandoci la possibilità di muoverci attraverso una meccanica credibile nonostante un perimetro di gioco esteso. Questo non vuol dire che chi ha iniziato ieri a giocare in realtà virtuale non possa provare dei disagi, stiamo sempre parlando di una sorta di movimento libero a tutta velocità che potrebbe rintronare i meno avvezzi al genere; ma chi ha già avuto modo di sperimentare il free locomotion, non potrà che adorare il sistema messo in piedi da Gamedust.

Il level design ed i puzzle ambientali che compongono le varie ambientazioni sono poi gestiti con una consapevolezza che quasi non sembra vero che Spuds Unearthed sia il titolo precedente della software house, che ci regala invece tra le sfide più interessanti e stimolanti che è possibile godersi – ad oggi – su Oculus Quest. A tal proposito, muovendoci come matti ed in tutte le direzioni, lo standalone di Facebook è la piattaforma perfetta per giocare in completa libertà Yupitergrad; nonostante anche gli utenti PC potrebbero farci un pensiero, soprattutto quelli che hanno trovato una soluzione ottimale nella disposizione del cavo nella stanza.

Ma sia su PC che su Oculus Quest, l’impatto estetico in cell shading di Yupitegrad risulta una vera e propria gioia, e nonostante non si attesti sul livello ancora insuperato di produzioni come Jurassic World o Lies Beneath a causa di un certo minimalismo di fondo, riesce a fare una gran bella figura a prescindere dalla piattaforma. Anche il doppiaggio esclusivamente in inglese – pur con qualche eccesso di macchiettismo – risulta infine divertente, e grazie a dei sottotitoli in inglese sempre presenti, non sarà difficile da comprendere anche per chi non conosce a menadito la lingua in questione.

Il discorso longevità è invece più spinoso, perché a fronte di un prezzo estremamente onesto, Yupitegrad supera comunque a fatica le tre ore di gameplay complessive per arrivare alla conclusione della sua campagna. Per mettere una pezza ad una durata che inizia a farsi stretta sui nostri caschetti per realtà virtuale, con l’approdo su Oculus Quest, Yupitegrad si arricchisce di una modalità game trial che offre una ventina abbondante di livelli a tempo, completamente diversi da quelli della campagna, e che trasformano l’opera di Gamedust in un titolo di corse velocissimo ed irresistibile. C’è da dire che il gameplay si prestava già bene ad un’operazione di questo tipo, ma la composizione dei livelli è a tratti formidabile, e saprà dare parecchie soddisfazioni a chi ama i giochi a record, in cui perfezionare all’infinito una meccanica facile da imparare, ma complessa da padroneggiare.

Yupitegrad è un enorme passo avanti per Gamedust, uno splendido titolo per Oculus Quest, ed un ottimo prodotto nel mercato PC. Chiunque ami il puzzle game che si basa sull’abilità nel padroneggiare una meccanica specifica e l’estetica fumettosa che caratterizza lo standalone, troverà in Yupitegrad un un gameplay di cui innamorarsi, un’estetica soddisfacente, ed un game design all’apparenza semplice, ma realmente stratificato. Il mercato Oculus Quest continua a sfornare prodotti ed adattamenti che si prestano quasi troppo bene alla periferica standalone, alla faccia di chi dice che con un piccolo processore mobile non si possano fare miracoli.

Yupitergrad è disponibile dal 27 Agosto 2020 su Steam al prezzo di 12,99€, su Playstation VR nella prima metà del 2021 e dal 27 Gennaio 2021 su Oculus Quest al prezzo di 19,99€.

 




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