No More Rainbows | Recensione | Quest 2, PCVR

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Giocato su Meta Quest 2

Da amante dei platform 3D, ho trovato in No More Rainbows un titolo in grado di farmi tornare bambino come pochi altri giochi sono riusciti a fare,  capace di farmi rivivere i bei momenti in cui stavo seduto sulla sedia davanti alla TV, giocando ore e ore a Super Mario 64.

Come per il capolavoro Nintendo, anche in No More Rainbows la trama sarà soltanto un mero canovaccio, utile a spiegare al giocatore il contesto in cui si trova, senza perdersi in inutili dettagli. Il gioco ci farà infatti impersonare un mostro il cui pianeta è stato invaso da degli esserini zuccherosi e dal loro sovrano Bizou, e il nostro scopo sarà quindi quello di scacciarli per sempre dalla nostra terra, utilizzando l’unico metodo che un mostro conosce: il genocidio di massa.

Anche se per quanto riguarda la trama non c’è molto altro da dire, lato gameplay ci troviamo di fronte a un gioco che mette a dura prova sia il fisico che la mente. No more Rainbows sfrutta infatti un sistema di locomozione basato sull’uso delle nostre braccia; queste dovranno essere usate per il muovimento, il salto, l’arrampicata e l’attacco. Le fasi platform, per quanto semplici e banali possano sembrare, risulteranno via via che proseguiremo nell’avventura sempre più complesse, ritrovandoci a dover calibrare al millimetro ogni salto, e rendendo il tutto molto appagante e divertente.
Purtoppo, data la natura del gioco, non sono presenti altri tipi di sistemi di locomozione, risultando quasi del tutto inaccesibile a chi soffre di chinetosi.

No More Rainbows ci mette a disposizioni quattro macroaree chiamati mondi, a loro volta divisi in cinque livelli principali necessari per lo scontro con il boss Bizou. Le quattro macroaree presentate risultano ben caratterizzate, con ambientazioni sempre diverse che vi riporteranno alla mente i platform 3D di metà anni ’90, in cui dovremo percorrere l’intera zona cercando di uccidere quanti più esserini possibili e sbloccare i livelli successivi. Ognuno dei quattro mondi a disposizione sarà ricchissimo di segreti e strade secondarie, spesso difficili da raggiungere e ben nascote alla vista, in grado di portare il giocatore sempre a una qualche ricompensa, ragion per cui gli amanti del completismo saranno ben contenti.

Tecnicamente il gioco di Squido Studio risulta molto colorato e piacevole alla vista, molto pulito graficamente e con bug o glitch quasi del tutto assenti. La colonna sonora che ci accompagnerà per tutto il gioco è allegra e spensierata, in netta contrapposizione con la nostra voglia di distruzione. Peccato solo che da un punto di vista stilistico il gioco non presenti personaggi e ambientazioni memorabili, risultando fin troppo anonimo e generico. Peccato anche per l’assenza di Boss Fight uniche all’interno di ogni mondo. Avremo infatti la possibilità di affrontare soltanto il sovrano Bizou, all’interno di un livello dove dovremo proseguire cercando di evitare gli attacchi del nemico, senza però mai arrivare a un faccia a faccia vero e proprio. Forse una diversificazioni in più, anche nel modo di affrontare quest’unico boss, avrebbe sicuramente dato un cambio di ritmo al gioco, che altrimenti ci vedrà impegnati più o meno nelle stesse situazioni, risultando alla lunga un po’ ripetitivo. Fortunatamente però No More Rainbows non è un gioco troppo lungo, e si aggira intorno alle 5/6 ore per completare la campagna principale, che potrebbero raddoppiare nel caso in cui si cerchi di risolvere tutto quello che il gicoo ha da offire.

Oltre alla campagna principale, No More Rainbows presenta anche una modalità multiplayer, piuttosto divertente ed interessante, che vede due squadre composte da tre giocatori ciascuna sfidarsi in arene appositamente create per questa modalità, in una sorta di ruba bandiera. Una volta terminata la partita saremo catapultati alli’interno di un hub centrale dove potremo intrattenerci con gli altri giocatori o utilizzare uno spazio apposito per customizzare il nostro personaggio tramite acquisti con valuta in game o microtransazioni.

No More Rainbows è un titolo leggero, ma appagante e divertente. La grossa pecca è purtroppo la caratterizzazione un po’ anonima, sia del mondo che dei personaggi, ed una poca differenziazione delle Boss Fight che risultano davvero troppo simili tra d loro. D’altro canto però, se siete amanti dei Platform 3D e volete sentirvi veramente al centro dell’azione, cercando di calcolare ogni salto al millimetro per arrivare al traguardo senza aver paura di sudare le proverbiali sette camicie, questo è decisamente il gioco che fa per voi. 

 

 

 




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