C-Smash VRS | la recensione | PSVR2

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Giocato su PSVR2

Chi si ricorda di Cosmic Smash? Il titolo di Sega, pubblicato prima in sala giochi e poi su Dreamcast all’inizio dei duemila, era una sorta di miscuglio delirante e psichedelico tra lo squash e il Breakout di Atari, figlio di quella sensibilità personalissima che solo quella specifica console giapponese poteva permettersi. Arriva oggi una sua reinterpretazione esclusiva in realtà virtuale, solo su PlayStation VR2: C-Smash VRS, un prodotto unico e originale, ma con qualche magagna ludica difficile da digerire.

C-Smash VRS non è altro che la riproposizione quasi pedissequa di ciò che abbiamo visto più di vent’anni fa su Dreamcast: uno squash futuristico in cui dobbiamo principalmente colpire delle zone specifiche dall’altro lato dell’arena, cercando di chiudere un livello nel minor tempo possibile. Nella sua modalità single player, C-Smash ci chiederà di selezionare preventivamente la rotta del nostro viaggio inter-spaziale, decidendo in autonomia – e in modo un po’ criptico – quali e quanti livelli dovremo affrontare prima del bioma successivo. È una soluzione bizzarra, figlia di quella sopracitata sensibilità unica e inimitabile, che rende l’esperienza decisamente più originale da una parte, ma anche un filo più confusa dall’altra.

Non sarà infatti chiarissimo, nonostante una legenda minimale posta ai margini dello schermo, quali siano i livelli migliori da affrontare in sequenza, e se i bonus che decideremo di recuperare – aumentando il livello di difficoltà – varranno effettivamente lo sforzo.
Non aiuta una difficoltà discretamente punitiva, soprattutto attraverso la modalità principale, che vi impone di ricominciare da capo il viaggio qualora non riusciste a chiudere nel tempo prestabilito il livello. Ci pensa quindi una modalità denominata “zen” a salvare invece la partita alla fine di ogni match, dandovi la possibilità di ripetere tutte le volte che vorrete una partita andata male. Arrivare alla fine del quinto e ultimo bioma sarà comunque un’impresa davvero hardcore anche per i giocatori più navigati, sintomo di un bilanciamento non proprio perfetto, e di un paio di problemi legati alle sue meccaniche.

Uno è senza dubbio la fisica: volutamente arcade, ma eccessivamente confusa nelle sue regole. Vien da sé che una persona poco avvezza ai giochi con racchetta come me riuscirà comunque a far qualcosa, ma – dall’altro lato – chi è invece più esperto col genere si ritroverà a rilanciare colpi un po’ casuali, sperando che lo spirito santo li direzioni verso la zona sperata. In multiplayer ci si abitua, d’altronde si gioca entrambi attraverso lo stesso sistema, ma in single player dà sinceramente un po’ più fastidio.

Il secondo dei suoi elementi discutibili è invece frutto di un’estetica eccezionale, ma non sempre funzionale. A tal proposito, l’estetica del prodotto di RapidEyeMovers e Wolf & Wood è fenomenale, e ci ripropone sotto una chiave totalmente inedità ciò che ci ricordiamo di quell’immaginario associabile soltanto al Dreamcast. La palette, il lavoro sui poligoni e gli shader, la colonna sonora: è tutto così magico che sembra quasi di trovarsi di fronte al figlio illegittimo di Tetsuya Mizuguchi, ma di una cosa specifica non è stato tenuto conto. Appoggiandosi allo stile flat e minimale di tutto il resto, la pallina che rimbalza da una parte all’altra dell’arena non riuscirà a restituirvi quel senso di presenza di cui avrebbe avuto bisogno un elemento così importante. Vien da sé che, nel suo presentiarsi piatta e senza ombre, la pallina di C-Smash sarà più faticosa del previsto da vedere, da tenere d’occhio, da anticipare nei suoi movimenti. Questo semplice elemento rende la rielaborazione di Cosmic Smash in esame un po’ meno divertente del previsto, soprattutto quando la velocità aumenta e la difficoltà la accompagna di pari passo.

Se nella modalità a singolo giocatore il non colpire la pallina vi farà semplicemente perdere del tempo, è in quella multigiocatore che questo problema si riversa con più insistenza; ed è un peccato, dato che in compagnia C-Smash offre davvero il meglio di sé. Nelle modalità versus sarà infatti possibile scontrarsi attraverso quattro differenti design: ognuno con le sue regole, ognuno – a suo modo – interessante. Una modalità vi chiederà di colpire tutte le zone avversarie; un’altra di spostare un grosso muro il più vicino possibile all’altro giocatore, colorando del proprio seme i blocchi; un’altra ancora di toccare per primi dei blocchi al centro dell’arena; mentre l’ultima di toccare fisicamente l’avversario con la vostra pallina.

In quest’ultimo caso l’arena sarà inoltre molto più stretta, costringendovi a muovervi soltanto fisicamente dentro al vostro spazio di gioco. In tutte le altre modalità, a tal proposito, sarà invece possibile muoversi attraverso il movimento libero, o attraverso il teleport, facendo di C-Smash VRS un gioco serenamente a prova di motion sickness.

Il multiplayer offre quindi una serie di modalità spassose ed estremamente originali, che ci restituiscono tutta la creatività di un team che ha lavorato paradossalmente meglio sul contorno, che sul core gameplay. Non fraintendetemi, C-Smash riesce anche nella sua meccanica principale, ma una fisica non troppo prevedibile e una pallina che non è sempre chiarissimo dove stia puntando lo rendono un prodotto un po’ meno forte di quanto non sarebbe potuto essere. Non è da escludere che il team, nelle settimane successive all’uscita, vada a migliorare in qualche modo due elementi che possono trasformare un buon gioco in un prodotto imperdibile, restituendoci lo sport del futuro definitivo che tutti gli amanti dei giochi a racchetta stavano aspettando.

C-Smash è un arcade a racchetta originale, splendido nella sua direzione artistica quanto vario nella sua componente multiplayer. Pecca un po’ nella campagna a singolo giocatore, a causa di un’impostazione un po’ troppo sgangherata e di una fisica che dà il meglio nell’1V1, ma se riuscirete a interiorizzare gli elementi che ne contraddistinguono il design sarà comunque in grado di stupirvi attraverso il suo immaginario e il suo game loop semplice ed efficace. Fosse stato più pulito sul fronte ludico staremmo parlando di imperdibile, così com’è rimane un buon prodotto, che proprio grazie alle sue potenzialità ha il dovere – quasi morale – di migliorare col tempo.

C-Smash VRS è disponibile dal 22 giugno 2023 su PlayStation VR2.

 




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