RUNNER | la recensione | Quest 2, PCVR, PSVR2

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Giocato con Meta Quest 2

In un futuro distopico, in cui flotte di droni pattugliano le strade di una tetra metropoli, una donna e la sua moto sono l’unica speranza di una società schiacciata da un oppressore invisibile. Siamo nel mondo di Runner, un arcade shooter sviluppato da Truant Pixel, ora disponibile su Meta Quest 2.

Runner è uno shooter in costante movimento, in cui vi trovate a bordo di una moto lanciata a tutta velocità per le strade trafficate di una megalopoli.

Nei panni di Mina, dovrete fronteggiare ondate di droni da combattimento usando una varietà di armi – i cannoni integrati nel vostro veicolo, ma anche pistole e mitra, granate magnetiche, missili guidati e una spada luminosa, con l’obiettivo di sfuggire a un rastrellamento da parte del nemico di tutti coloro che hanno innesti cibernetici sul corpo – ma non preoccupatevi della trama, Runner onora la nobile tradizione dei giochi da cabinato in cui la storia era solo un pretesto per sparare all’impazzata a tutto ciò che si muove.

Veniamo subito ai lati positivi del titolo di Truant Pixel. Da un punto di vista estetico, in Runner, funziona quasi tutto. Dai palazzoni in pseudo 3D d’annata alle texture a bassa risoluzione e la resa low-poly e spigolosa dei veicoli, tutto contribuisce a richiamare l’era dei giochi arcade degli anni ‘90, ma anche della quinta generazione di console. Star Fox e Time Crisis sono ovvie (e dichiarate) fonti di ispirazione.

La cornice narrativa e il design di personaggi, veicoli e ambienti, prendono invece a piene mani dalla tradizione dell’anime anni ‘80 e ‘90, da Akira a Ghost in the Shell passando per Cowboy BepopL’effetto è un po’ quello di generica nostalgia millennial, ma messe da parte ambizioni di originalità Runner fa un buon lavoro nel ricreare quegli appuntamenti estetici.

Controller in mano e culo sulla moto, Runner si comporta piuttosto bene. Il veicolo sfreccia in autopilot per le mappe di gioco, ma è necessario sterzare manualmente per evitare traffico, ostacoli e proiettili nemici, e la risposta è immediata e soddisfacente. È possibile accelerare o decelerare, e il senso di velocità – pur non essendo nulla di sconvolgente – rende ragionevolmente eccitante la prima esperienza di gioco. Il gunplay non è certo rivoluzionario, ma ricrea abbastanza fedelmente l’immediatezza delle light-gun da sala giochi.

La struttura di Runner è consona alle ispirazioni arcade, vale a dire molto semplice. Sette livelli run and gun che portano ad altrettanti boss.

E qui veniamo ai lati negativi. Le sette mappe, che vanno da piccoli capolavori di design retro-cyberpunk a paesaggi decorati da dildo colorati di dubbio gusto, offrono davvero poco oltre alle variazioni estetiche.

Tutti i tipi di nemici vengono introdotti nei primi due livelli, e nel corso del gioco cambiano solo skin a seconda dell’ambientazione. Un paio di droni volanti, un paio di auto, moto con scudo, moto senza scudo, e una sorta di cammello meccanico che, devo ammetterlo, mi ha strappato un sorriso. Ma non poi è molto.

In generale le sezioni pre-boss offrono un livello di sfida molto basso e, esclusa la penultima mappa dove la curva si fa più ripida, è quasi impossibile non superarle al primo tentativo.

E allora, direte voi, il punto di forza saranno sicuramente i boss, giusto? La risposta è… ni. Negli incontri coi boss la difficoltà di sicuro aumenta, ma a mio modesto parere non per l’arguzia degli sviluppatori quanto per un design ottuso, che li rende delle spugne da proiettili con punti deboli non sempre chiarissimi e con delle modalità di attacco in stile bullet-hell non sempre telegrafate in modo leggibile.

Anche qui il design è altalenante. Alcuni boss sono sinceramente spettacolari e mostrano una discreta creatività nelle animazioni, mentre altri risultano un po’ deprimenti – sia per il tipo di strategia necessaria per batterli, sia per come si presentano.

La totale mancanza di checkpoint – altro punto-fedeltà ai giochi arcade che Truant vuole aggiudicarsi – significa che ad ogni morte al cospetto di un boss bisogna per forza rifare l’intero (facilissimo, lungo, ripetitivo) livello: un esercizio che diventa immediatamente meccanico e tedioso proprio per l’estrema semplicità di cui parlavamo.

Se cercate qualcosa che vi ricordi quei pomeriggi passati in sala giochi, quando non vi importava che ogni gioco fosse un capolavoro, o che la difficoltà fosse ben calibrata come in titolo FromSoftware, quando sparare fiumi di proiettili a bordo di una moto lanciata a trecento all’ora era la cosa più figa del mondo, allora Runner può fare al caso vostro. Dovrete passare sopra a qualche fastidioso bug – come un boss che si incastra nel guard-rail, o le schermate di inizio livello che vanno in crash un po’ troppo spesso – ma sarete ricompensati con un gameplay competente e un’estetica spesso notevole.

RUNNER è disponibile dal 6 ottobre 2022 al prezzo di 14,99€ su Meta Quest 2 e PCVR.

 




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