Hellsplit: Arena | la recensione | PCVR

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Giocato su Meta Quest 2 in Air Link su PC

Di giochi di combattimento physics based ce ne sono diversi; dal famosissimo Blade & Sorcery, passando Blade & Glory, Swordsman, Gladious e così via. Ogni volta che mi approccio a un prodotto del genere spero di trovarmi di fronte a un gioco completo, e non alla solita guerra al massacro gratuita, di cui finiscono vittima gran parte di queste produzioni, ma il più delle volte rimango deluso. La fisica c’è, le armi ci sono, ma dove sta il game design? Se Blade & Sorcery non l’ha ancora capito, Hellsplit: Arena – invece – ci prova, proponendoci un titolo bellissimo da vedere, e che si sforza di offrire un tipo di progressione vagamente soddisfacente. Scopriamolo insieme nella nostra recensione!

Nel titolo di Deep Type Games ci ritroveremo a vagare per gli inferi nei panni di un guerriero non morto, intenti a eliminare tutto ciò che si muove all’interno di quattro macro aree che ci offriranno una serie di ondate nemiche sempre più difficili da abbattere. Il solito schema da wave, che si nasconde però qui dietro a una campagna che dovremo affrontare gradualmente, sbloccando sempre più livelli e sempre più armi e armature.

Non aspettatevi livelli arzigogolati o una narrativa di fondo particolarmente valida: ogni location è introdotta da una voce fuori campo e due disegni che ne sottolineano il contesto, e ogni mappa è costruita come la solita arena circolare in cui uccidere più nemici a ogni giro di spawn.

Il bello, come spesso accade in questo tipo di produzioni, è però un sistema di combattimento basato esclusivamente sulla fisica e sulla pesantezza dell’arma, che dà vita a un combat system effettivamente interessante, anche se inferiore a molti suoi colleghi. Nonostante molti scontri risultino estremamente divertenti da affrontare, altri svelano un lavoro non particolarmente rifinito sulle hitbox e la gestione dell’arma, che andrà spesso a comportarsi in modo molto diverso da come la stiamo utilizzando. Soprattutto con le armi a due mani, la fisica avanguardistica che vuole sbandierare Hellsplit: Arena non è poi così efficace, e dovremo affidarci a spada e scudo – o meglio ancora: mazza e scudo – per sfruttare le meccaniche di gioco al meglio.

In ogni caso il gioco è questa cosa qui. Che palle! Direte voi, e avete ragione. Hellsplit: Arena ha tuttavia un paio di frecce al proprio arco, che lo differenziano in parte dalla massa di prodotti analoghi.
A ogni scontro guadagneremo del denaro che potremo spendere per acquistare armi, armature e unguenti, e che andranno a potenziare il nostro personaggio a dismisura, restituendoci una vera sensazione di progressione. Non è molto, ma è sicuramente qualcosa.

Il secondo grande pregio del gioco, che supera oltretutto tutti i suoi competitor, è l’aspetto grafico. Hellsplit: Arena è bellissimo da vedere, e sfoggia un impatto visivo da tripla A che non vediamo tutti i giorni in realtà virtuale. Le ambientazioni sono splendide, la modellazione dei nemici estremamente efficace, ottime texture e ottimi shader. Insomma, dal punto di vista stilistico non potevamo chiedere di meglio. Eppure tutto questo ha un prezzo: l’ottimizzazione. Hellsplit: Arena fatica a girare su una configurazione medio alta come la mia con un ss superiore a 1, e per ottenere un framerate sempre fluido e un dettaglio digitoso mi sono potuto spingere massimo fino a 1.1. Dall’altra parte abbiamo un Blade & Sorcery e uno Swordsman che girano lisci come il burro anche a 1.5 di ss, e che ci guadagnano quindi anche in velocità di gameplay.

Oltretutto, nonostante la bellezza dei nemici, questi ultimi risultano estremamente risicati sia nella loro varietà, sia nella loro intelligenza artificiale. La manciata di nemici che Hellsplit: Arena offre, infatti, si comporteranno sempre allo stesso modo: muovendosi circolarmente intorno a voi, e schivando eccessivamente a ogni vostro micro movimento. Non che in un prodotto in cui massacrare orde di mostri serva un’IA estremamente all’avanguardia, ma anche giocare contro una serie di burattini non è particolarmente interessante.

Una longevità di circa tre ore, a fronte di un prezzo di venti euro, chiudono un quadretto dignitoso nel contesto del genere, ma non particolarmente felice nel grande quadro delle cose.

Hellsplit: Arena è un wave all’arma bianca efficace dal punto di vista stilistico e contenutistico, ma un po’ meno felice sul fronte del combat system e della varietà. Se vi piace il genere, troverete nell’opera di Deep Type Games un prodotto splendido da vedere, dentro cui ammazzare orde di morti viventi attraverso le più variegate armi; se invece non siete interessati alla solita formula e cercate più un’avventura tradizionale, guardate serenamente altrove.

Hellsplit: Arena è disponibile dal 9 Settembre 2019 al prezzo di 20,99€ su Steam e Oculus Store.

 

 




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