Before Your Eyes | la recensione | PSVR2

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Giocato su PSVR2

Before your Eyes è uno di quei giochi che capitano molto raramente in una generazione. Parlo di quelle opere sentite, commoventi, capaci di parlare la lingua di tutti attraverso un racconto universale e delle meccaniche facilmente inreriorizzabili. Giochi come What Remains of Edith Finch o To The Man, che ci rimangono nel cuore ad anni, e decenni di distanza. Before your Eyes – dopo essere approdato su mobile e PC qualche anno fa – arriva anche in realtà virtuale in esclusiva su PlayStation VR2, sfruttando l’eye tracking della piattaforma come non era ancora successo fino ad ora; rivelandosi un titolo assolutamente da provare.

L’opera di GoodbyeWorld Games e RYOT ci mette nei panni di Benjamin Brynn, oramai defunto e in viaggio verso l’aldilà, su una piccola barca di fortuna capitanata da un lupo antropomorfo di cui faremo immediatamente conoscenza. Il nostro traghettatore ci spiegherà quindi che stiamo andando a confrontarci con un’entità di non ben specificata natura, e che il suo compito è quello di raccontare alla medesima tutta la nostra vita, dalla nascita alla morte. Da qui inizierà quindi il racconto vero e proprio del nostro vissuto, a cui assisteremo in prima persona attraverso decine di piccole scene: la storia della nostra vita. 

Un concept semplice, che tuttavia riesce a stupire, emozionare e colpirci come poche cose abbiamo vissuto in realtà virtuale dalla sua nascita, grazie a una scrittura poetica e universale che non può non portare ad attimi di commozione davvero importanti. Mi è capitato molto di rado che mi scendesse qualche lacrima col visore addosso durante questi anni, ma Before Your Eyes è riuscito nell’arduo compito di immergermi così tanto nel suo racconto da commuovermi, ed è un qualcosa di (quasi) inedito nel panorama VR.

Il gameplay – nella sua ricercata semplicità – riesce paradossalmente a farci vivere in maniera ancora più intensa quello che stiamo ri-vivendo, attraverso una meccanica unica a dir poco straordinaria. Sostanzialmente i piccoli momenti di vita che andremo a esplorare cominceranno e si esauriranno in autonomia, e l’unica possibilità di interazione da parte nostra averrà semplicemente attraverso la chiusura delle nostre palpebre. Per interagire con un oggetto dovremo guardarlo, per concentrarci su una conversazione al di là di un muro dovremo chiudere gli occhi, e soprattutto, per non correre troppo attraverso la nostra storia, dovremo sforzarci di tenere gli occhi sbarrati. Questo perché una volta esaurita la prima parte di una scena partirà una sorta di counter, che ci andrà ad avvisare che se da quel momento in poi sbatteremo le palpebre – anche per sbaglio – la nostra vita andrà avanti di qualche giorno, facendoci perdere dei dettagli necessari a comprendere il percorso di Benjamin Brynn. 

Un’idea semplicissima, in funzione di un ritmo eccellente e di una storia forte e drammatica, che esplora soluzioni interattive atte a rafforzare il racconto, e che non gli si affiancano, semplicemente, per inerzia. Un mezzo miracolo, tanto che quasi dispiace non aver visto fino a oggi prodotti che sfruttano con la stessa creatività e lo stesso estro la medesima trovata.

È anche vero che le aspettative che crea Before Your Eyes nella prima metà potrebbero non coincidere con la direzione che prende il racconto con il terzo atto, è vero che l’intera avventura si può – e anzi si deve – chiudere in un’unica sessione da un’ora e mezza circa, ed è vero che le nostre scelte non avranno ripercussioni particolarmente importanti nel corso di tutta l’avventura, lasciando un po’ l’amaro in bocca a chi cercava un racconto più vicino alla sensibilità di Telltale, Quantic Dream e Don’t Nod. È anche vero, però, che Before Your Eyes è un titolo prezioso, che farà sicuramente innamorare migliaia e migliaia di persone, e che rimarrà nel vostro cuore e nella vostra memoria per un tempo indefinito, forse inquantificabile. Aiuta il prezzo: 14,99€, perfettamente in linea con la longevità proposta, e che potrebbe stuzzicare anche chi non pensava di volersi avvicinare a un titolo non “prettamente ludico”, ma che viaggia più dalle parti del cinema, del teatro, e del romanzo interattivo.

La grossa mancanza, specialmente per un paese come il nostro, è quella dei sottotitoli in italiano, qui soltanto in inglese, che per un gioco narrativo in cui il dialogo è parte centrale dell’esperienza potrebbe indispettire chi non comprende così bene la lingua universale. Non parliamo di un inglese iper complesso, anzi, ma se non riuscite a seguire un discorso abbastanza basilare che non sia in Italiano, forse, il titolo pubblicato da Skybound non fa per voi.

Before Your Eyes è un’esperienza unica, commovente, importante. Un drama sentito che porterà sicuramente alle lacrime chiunque abbia la sensibilità adatta a comprenderlo, e che ci propone oltretutto una meccanica di gameplay originale: perfetta per un racconto com’è questo. Se apprezzate il genere e non cercate solo un gioco che vi “diverta” nel senso più superficiale del termine, Before your Eyes è un titolo che dovete assolutamente portarvi a casa, e di cui ricordarvi per sempre. Se invece non siete fatti per prodotti di questo tipo, o banalmente non capite l’inglese, per ora – ma solo per ora – lasciatelo dove sta, in attesa di riscoprire la sensibilità che vi porterà ad apprezzarlo.

Before your Eyes è disponibile dal 10 marzo al prezzo di 14,99€ su Playstation 5.

 




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