VR Lander |Recensione| Meta Quest

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Dal 1969, l’allunaggio dell’Apollo 11 non solo ha rappresentato un enorme balzo per l’umanità, ma è diventato un evento storico così fondamentale da imprimersi nella memoria collettiva, anche di chi non ha vissuto direttamente quei momenti. Proprio per questo, i ragazzi di Timestep Studio hanno realizzato VR Lander, un gioco in cui mettiamo alla prova le nostre abilità di pilota per tentare un allunaggio senza schiantarci rovinosamente al suolo.

All’avvio, il gioco presenta un menù semplice e intuitivo, suddiviso in quattro modalità: Challenges, volo libero ed extra, al cui interno sono presenti race e passeggiata lunare.

Nella modalità Challenges, con visuale in terza persona, dobbiamo far atterrare il modulo lunare sano e salvo, dosando il carburante con il grilletto sinistro e correggendo traiettoria e inclinazione tramite gli analogici. Avanzando nei livelli, il punto di atterraggio si allontanerà sempre di più, aumentando la difficoltà e richiedendo diversi tentativi prima di completare la missione, man mano che proseguiremo il gioco ci metterà davanti a sfide sempre più impegnative, come far atterrare il modulo con la metà del carburante a disposizione e così via. Tuttavia, il livello di sfida rimane sempre ben calibrato, senza mai risultare frustrante.

La seconda modalità, Race, mantiene la visuale in terza persona: qui dobbiamo far passare il modulo attraverso una serie di cerchi che tracciano il percorso, cercando di completare il giro nel minor tempo possibile.

Le ultime due modalità, Passeggiata lunare e Volo libero, sono le più rilassanti e “turistiche”. Nella prima possiamo scendere dal modulo e camminare letteralmente sul suolo lunare, mentre la seconda ci consente di volare liberamente, senza preoccuparci del carburante o dei danni, offrendo un’esperienza più libera e meno stressante.

Purtroppo, il gioco tende a risultare ripetitivo fin da subito: la modalità Challenges stanca velocemente e anche la Passeggiata lunare, al di là dell’attrattiva iniziale, non offre nulla di più che camminare in una landa desolata, rivelandosi fine a sé stessa, senza reale valore né ludico né educativo. Quest’ultima, in particolare, avrebbe potuto essere arricchita con informazioni storiche, dettagli tecnici sul modulo lunare o curiosità sui crateri, magari corredate da foto d’archivio, rendendola molto più interessante.

In conclusione, VR Lander è un titolo con buone premesse, ma attualmente venduto a un prezzo troppo alto rispetto a ciò che offre. Se in futuro verrà aggiornato con nuovi contenuti, potrebbe valere l’acquisto, ma nel momento in cui scrivo, ne sconsiglio caldamente l’acquisto.

 




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