Red Matter: recensione e video recensione

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Introduzione

Il titolo di cui parleremo oggi approda su Steam dopo un periodo di esclusività Oculus, con una buona accoglienza della critica ma senza particolare clamore da parte del pubblico. Red Matter si rivela invece essere una delle migliori avventure disponibili per VR, con una serie di caratteristiche già viste altrove ma mai così ben confezionate.

Il gioco

Esistono giochi similari per realtà virtuale: in particolare, il poco noto POLLEN uscito agli albori del VR commerciale nell’aprile 2016, ha notevoli punti di contatto non solo a livello di trama e di ambientazione, ma anche di caratterizzazione. Entrambi, cosa davvero peculiare, si svolgono in un satellite di Saturno su basi disabitate in cui qualcosa è andato storto. In questo caso, Red Matter narrerà di un futuro di guerra fredda in cui la Russia ha primeggiato nella colonizzazione spaziale, con voi nel ruolo di spie alla ricerca di segreti militari. L’aspetto narrativo si snoderà attraverso la lettura di documenti, contatti radio e fotografie: essendo le scritte in cirillico, il controller sinistro includerà uno scanner capace di tradurre ogni testo e dare informazioni contestuali.

Che Red Matter sia una produzione di qualità lo si evince fin dallo schermo dei titoli, con un livello di dettaglio notevole ed un sistema di illuminazione di grande effetto. Il motore di gioco è scalabile in base alla potenza della vostra scheda, gestendo una fisica in tempo reale su un elevato numero di oggetti. Dal punto di vista dell’implementazione dei comandi, miscela in modo intuitivo contesti di puntamento remoto ad interazioni dirette, con leveraggi da azionarsi con una o due mani. Il movimento è regolato da serie di opzioni che prevedono teletrasporto, lo scatto sul punto di destinazione, due tipi di rotazione per chi difetta di tracciamento roomscale nonché la possibilità di avanzare con movimento fluido relativo al controller. Manca invece uno schema di comandi completo in stile Onward, inutile in un gioco privo di elementi d’azione ma particolarmente apprezzato in parte dell’utenza. Una nota di merito per la gestione del teletrasporto, in stile Valve e con una chiara rappresentazione dei possibili punti d’arrivo, finezza spesso trascurata perché di complessa implementazione. La simultaneità dei comandi rende invece impossibile escludere dal touchpad sia lo snap turn che il movimento fluido, con spiacevoli attivazioni accidentali che potrebbero creare qualche disagio ai più sensibili. Per i più impressionabili, invece, il gioco manterrà un livello di tensione sopportabile per tutta la sua durata, senza veri e propri jump scares.

Conclusioni

Red Matter è una produzione di qualità a tutto tondo: dal buon tenore artistico all’ottima realizzazione tecnica, ha una trama interessante nonostante frequenti ma sopportabili cliché e dei comandi ottimamente implementati. L’unica ombra che sfiora un titolo altrimenti ineccepibile è data dalla longevità: tre ore scarse, in linea con giochi similari ma non abbastanza da dare pieno appagamento al giocatore ed approfondire tutti i risvolti della vicenda. Resta comunque un acquisto imprescindibile per ogni avventuriero che si rispetti ed un ottima introduzione alla realtà virtuale, che mostra con eloquenza il livello di immedesimazione che questo nuovo linguaggio consente di raggiungere.

 




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