Mindshow: la recensione

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Introduzione

Abbiamo già fatto di tutto in realtà virtuale, prevalentemente sparato ondate di nemici in verità il che è limitativo, ma abbiamo esplorato gli angoli più remoti del cosmo, le profondità marine, disegnato nell’aria e sui muri. Non sono tante tuttavia le applicazioni che fanno davvero riflettere su come questo nuovo media sia inclassificabile, intimamente rivoluzionario e soprattutto creativo.

Mindshow dimostra brillantemente questo concetto. Recitare con una maschera pressata sul volto impugnando due ammennicoli appare un esperimento curioso forse, ma goffo. Ammetto il mio scetticismo, ma la recitazione è una operazione di enorme complessità dove al parlato si fondono così tanti strati di comunicazione non verbale, non ha davvero nulla a che fare con i “birilli” sorridenti testa e mani del pur buono Rec Room. Tra l’altro gli incredibili video e fotografie di Mindshow appaiono appunto incredibili, troppo buoni per essere veri.

Il gioco

Mindshow verrà lanciato fra pochi giorni in Early Access, ma scordatevi lo scricchiolante livello medio delle produzioni VR, la qualità di questa produzione è indiscutibile in ogni suo elemento. Il modello di marketing adottato è decisamente coraggioso: Mindshow sarà gratuito e per sempre, comprerete eventuali elementi accessori quali nuovi attori, nuove scenografie ed oggettistica, solo nel caso che intendiate farne un uso approfondito. Per inciso i video qui inclusi sono stati realizzati con la versione base, che contiene già svariati personaggi e scenari.

Ma come funziona precisamente Mindshow? Molto più facile a farsi che a dirsi: si sceglie una scenografia, si posizionano attori, eventuali oggetti sulla scena. Se ne impersona uno, e si può subito iniziare a recitare la propria parte o allenarsi allo specchio. Impersonando il secondo personaggio, vedremo la performance del primo recitandoci sopra, e così via. Per filmare, avremo a disposizione una sorta di tablet virtuale, da usare esattamente come ne usereste uno reale. Immediatezza e complessità tendono a porsi in antitesi, per cui le scene più complicate che prevedono dialoghi lunghi con botta e risposta, cambi di telecamera improvvisi o zoom, sono difficili da fare in Mindshow. O almeno lo sono in questo momento, l’applicazione riceve frequenti aggiornamenti i quali aggiungono volta per volta nuove funzionalità. Tenete comunque conto che filmare la performance degli attori e fare il montaggio sono due cose totalmente diverse, e Mindshow si focalizza sul primo elemento, continuerà a servirvi un programma di video editing per tutto ciò che non è ripresa diretta.

Curiosamente, l’elemento debole di Mindshow potreste essere voi, di certo questo è valso per me. Avere un buffo corpo poligonale, scenari evocativi, una invidiabile mimica facciale richiamabile a comando, non rende la vostra dizione profonda o evocativa ed anche la semplice gestualità di mani e corpo va governata. Avendo competenze recitative nulle, ma qualche interesse nella fotografia, spero che in futuro (magari in qualche estensione a pagamento) si preveda l’uso di luci ed obiettivi di ripresa personalizzabili.

Comfort e implementazione

Sul comfort non c’è nulla da dire, Mindshow è per sua natura una applicazione che non prevede alcun movimento di telecamera che non sia roomscale. Testa e mani saranno tracciati sul vostro corpo, con un ottima approssimazione di tutto il restante, mentre sul thumbpad avrete una sorta di ruota delle emozioni che se utilizzata porterà da una espressione neutra alle quattro base di felicità, rabbia, tristezza e sorpresa. Il modo in cui questo avviene è sorprendentemente naturale, non solo perché le animazioni sono fantastiche e cariche di espressività, ma perché sono diverse per ogni singolo attore. L’interfaccia VR è così intuitiva da non richiedere alcuna spiegazione, e la grafica senza problemi di performance.

Conclusioni

Tutti hanno amato Tilt Brush senza essere pittori, o Google Earth senza essere esploratori. Amerete Mindshow allo stesso modo, non essendo attori. Il fatto di essere gratuito nella versione base lo renderà una installazione imprescindibile, fosse solo per curiosità o per vedere della grafica di alto profilo. Mindshow apre una porta che non si richiuderà più, la recitazione virtuale con mia somma sorpresa funziona e diverte, coinvolge gli amici sia in fase di recitazione che nella condivisione dei risultati. Sono certo che vedremo molti altri esperimenti sul tema.

 




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