Hello Puppets: recensione e video recensione (PCVR)

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Giocato su Oculus Rift S

Otherworld Interactive è un piccolo studio che ha dato vita ad alcune delle esperienze più memorabili sui primissimi Google Cardboards, e che ha quindi acquisito un know-how generale sul linguaggio in tempi decisamente non sospetti. Forti delle loro profonde conoscenze in materia, i ragazzi e le ragazze della software house americana si mettono quindi a lavoro su un titolo only PC; un’avventura bizzarra dalle tinte comedy horror, che ha dalla sua davvero tanti motivi di lode, ma che presenta anche dei difetti ridicolmente onnipresenti, che compromettono un’esperienza altrimenti di gran valore.

Hello Puppets! Ci mette nei panni di un individuo qualunque, che si ritrova al centro di un’improbabile insurrezione di pupazzi parlanti e malvagi, che vogliono conquistare il mondo. Per riuscire nel loro intento, questi ultimi devono esser posseduti però da un essere umano, di cui usare il braccio dominante per prendere vita. Il nostro alter ego verrà quindi soggiogato da uno di questi pupazzi, ma invece di perdere conoscenza come tutti i suoi colleghi, riuscirà – per qualche motivo – a mantenere il senno, comunicando e lavorando insieme al proprio pupazzo, e cercando di uscire vivo da una faccenda decisamente fuori dall’ordinario.

Per una volta, posso dire finalmente che la sceneggiatura del prodotto si dimostra effettivamente divertente e riuscita, sia nel ritmo che nella struttura narrativa più in generale; regalando momenti sia comedy, che horror, davvero molto azzeccati. Il merito va senza dubbio ad una scrittura ed un’interpretazione dei personaggi decisamente sopra la media, personaggi che riescono a rendere vivo e vibrante il mondo di gioco, e riescono oltretutto – miracolosamente – a farci affezionare alle vicende narrate. Non è Shakespeare eh, ma nel contesto dell’avventura orrorifica leggera per realtà virtuale, c’è davvero poco di meglio.

Sul fronte gameplay invece, quello che dovremo fare sarà proseguire di sezione in sezione in compagnia del nostro pupazzo parlante, risolvendo insieme una serie di enigmi ben congeniati, e vedendocela con un buon numero di jumpscare. Nonostante si tratti di fatto di un prodotto a metà tra l’orrore e la commedia, alcune sezioni di Hello Puppets! fanno effettivamente una discreta paura, ed accompagnano in modo più che simpatico un’avventura della durata di due ore circa, che funziona molto bene dalle prime battute ai titoli di coda.

Anche l’estetica del titolo Otherworld offre qualcosa di unico e prezioso, ma fino ad un certo punto. Se i personaggi ed alcuni scorci si dimostrano decisamente suggestivi, è anche vero che il colpo d’occhio generale risulta a conti fatti un po’ spoglio ed impersonale. Gli ambienti decisamente anonimi ed un lavoro su alcune animazioni po’ amatoriale, chiude poi un quadretto sull’impatto puramente estetico effettivamente altalenante, e sicuramente non in linea con i prodotti PCVR di fascia alta.

Ma il più grosso problema di Hello Puppets! sta nella sua effettiva realizzazione. L’opera di Otherworld è infatti letteralmente murata di bug tecnici che rompono spesso il gioco, costringendoci a ricaricare la partita in più di un’occasione. Se non mi sono mai trovato costretto a rincominciare il gioco da capo, qualcuno tra le discussioni di Steam ha invece dovuto rincominciare la partita più volte a causa di bug letteralmente game-breaking. Oltretutto, la realizzazione pressapochista di alcune meccaniche molto specifiche tende a rendere confusionari alcuni passaggi sui puzzle, e la lentezza eccessiva della camminata tende a rendere snervanti i passaggi più incalzanti.

Se su un gioco brutto non ci facciamo caso più di tanto, in un prodotto che dimostra un certo valore come questo scoccia non poco, ma speriamo che queste problematiche vengano risolte a breve, perché così com’è, non so se me la sento davvero di consigliare Hello Puppets!

Da segnalare il fatto che il prodotto Otherworld è disponibile soltanto in inglese, e necessita di una conoscenza abbastanza buona del linguaggio per superare la stragrande maggioranza dei puzzle. Per chi conosce la lingua più parlata del mondo non ci dovrebbe essere alcun problema, mentre chi non mastica un linguaggio diverso dall’italiano potrebbe invece trovarsi in seria difficoltà nel proseguire già durante i primi livelli.

Hello Puppets! è uno di quei titoli che vorrei tanto consigliare, grazie al suo concept semplice ma efficace, la cura per la messa in scena ed una scrittura sopra la media; ma che per motivi decisamente futili non posso premiare davvero fino in fondo. La bizzarra opera di Otherworld Interactive è infatti un prodotto che ha tutte le carte in regola per essere un must dell’avventura in realtà virtuale, e lo potrebbe diventare con un lavoro certosino su un codice che risulta ad oggi troppo sporco ed incasinato. Incrociamo le dita, nel frattempo dategli una chance se vi piace molto il genere o lo trovate ad un prezzo molto scontato; in alternativa aspettate una manciata di patch che risolvano tutti i problemi che l’ottima avventura horror per PCVR si porta, sfortunatamente, dietro.

Hello Puppets! è disponibile dal 22 ottobre 2020 su Steam ed Oculus Store al prezzo di 16,79€, compatibile con HTC Vive, Valve Index ed Oculus Rift.

 




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