Cooking Simulator VR | La Recensione | Meta Quest 2, PCVR

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Giocato su Meta Quest 2

Siete aspiranti cuochi e il vostro sogno è quello di possedere un ristorante tutto vostro? Allora Cooking Simulator VR è il gioco che fa per voi. I ragazzi di Big Cheese Studio e GameBoom VR sono riusciti nell’arduo compito di trasportare in realtà virtuale un gioco Flat, rendendo di fatto questa versione decisamente più interessante rispetto all’originale. Quindi senza troppe chiacchiere prendiamo il nostro bel cappellone bianco da Chef, il nostro libro delle ricette e prepariamoci ad analizzare la versione Quest 2 di Cooking Simulator VR

Il gioco sostanzialmente si suddivide in due macro modalità diverse. La prima è una modalità carriera, che ci permetterà di familiarizzare con i vari piatti e ingredienti, in maniera tale da riuscire a padroneggiare al meglio le numerose ricette disponibili. Le pietanze verranno poi consegnate al cliente e quest’ultimo le recensirà assegnando delle stelle. Più saranno alti i punteggi che riceveremo, più  la reputazione del nostro ristorante crescerà, attirando così un maggior numero di ordinazioni e facendo di conseguenza aumentare il numero di piatti da preparare contemporaneamente.

Diventa quindi necessario gestire le tempistiche di preparazione e cottura in maniera certosina, in modo da servire a ogni cliente un piatto perfetto. Ma non preoccupatevi, la campagna non risulterà mai ostica, anzi: al massimo risulterà alle volte un po’ ripetitiva, soprattutto nelle fasi iniziali in cui le ricette a disposizione sono poche, e in cui ci ritroveremo a cucinare lo stesso piatto più e più volte.

Cooking Simulator VR suddivide le varie missioni che compongono la campagna in giornate di lavoro. Queste giornate sono suddivise a loro volta in tre diverse fasi: l’allestimento della cucina, la preparazione dei piatti da consegnare ai clienti e, infine, la fase di pulizia. La prima e la terza fase volendo possono essere saltate, ma il mio consiglio è quello di prendervi il vostro tempo per organizzare la cucina al meglio, poiché andando avanti nella campagna sarà fondamentale avere tutto sotto controllo e al posto giusto.

Al termine della giornata lavorativa avremo poi la possibilità di utilizzare i punti esperienza accumulati per sbloccare alcuni potenziamenti che ci aiuteranno durante la nostra avventura. Come, ad esempio, la possibilità di avere piatti e bicchieri infrangibili o di diminuire il costo delle riparazioni delle varie attrezzature.

È disponibile anche la modalità Sandbox, che forse più di tutte ci mostra il vero potenziale del gioco. Avremo infatti a disposizione tutti gli ingredienti e tutte le attrezzature di Cooking Simulator VR che potremo sfruttare per dare sfogo alla nostra creatività senza limiti di tempo, divertendoci a dar vita alle nostre fantasie culinarie più intime.

Da un punto di vista tecnico, Cooking Simulator VR non sfigura per niente su Quest 2 rispetto alla sua versione PCVR. Gli sviluppatori sono riusciti a confezionare un prodotto di altissima qualità. Forse l’unica nota dolente è la resa a video dei liquidi, che risultano spesso troppo piatti e finti.

Se da un punto di vista grafico si è dovuto ricorrere a qualche compromesso per poterlo far girare sul piccolo caschetto di Meta, da un punto di vista della gestione della fisica invece il gioco presenta qualcosa che difficilmente mi era capitato di provare in un videogame.

La gestione della fisica degli oggetti risulta talmente ben fatta che spesso ci si ritroverà a compiere dei gesti banali ma molto soddisfacenti, come ad esempio sfruttare il coltello per accompagnare il cibo dal tagliere alla padella. Questa libertà dataci dal motore fisico riesce fin da subito a creare un mondo credibile, in cui vi ambienterete subito e che avrete sempre voglia di visitare anche solo per una decina di minuti.

Infatti il gioco riesce a trasmettere fin da subito un senso di libertà tale da darci l’illusione di poter fare praticamente quello che vogliamo e di muoverci come se fossimo in una vera cucina.

Ovviamente Cooking Simulator VR non è esente da difetti: la ripetitività delle azioni e delle ricette può contribuire a spegnere l’entusiasmo delle prime ore di gioco. Col tempo è probabile che vi ritroverete a far partire Cooking Simulator VR una volta ogni tanto, per fare una ricetta veloce, ma senza lo stimolo di rigiocare l’intera campagna.

E infine, per tutti quelli che se lo stanno chiedendo, sì, all’interno del gioco è presente la lingua italiana, anche se purtroppo sembra più una traduzione fatta con Google Translate. Ovviamente è meglio di niente, soprattutto all’interno del panorama VR, però una maggior attenzione ai testi sarebbe stata gradita.

In conclusione Cooking Simulator VR è un gioco che riesce a mescolare sapientemente due ingredienti molto diversi: da una parte la componente più simulativa che ci regala la sensazione di essere all’interno di una vera cucina, e dall’altra un’anima arcade in grado di rendere il gioco accessibile a tutti. Aggiungiamo anche un comparto tecnico di tutto rispetto e il piatto è pronto per essere gustato da tutti quelli che cercano un titolo divertente e spensierato in grado di garantire una buona e sana dose di divertimento.

 

Cooking Simulator VR è disponibile dal 28 luglio 2022 al prezzo di 2,99€ sullo store di Meta Quest e su Steam.

 




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