Clash of Chefs | la recensione | Oculus Quest, PCVR

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Giocato su Oculus Quest 2

I giochi culinari in VR riescono a regalare sempre moltissime soddisfazioni. Da Dead Hungry, fino ad arrivare ad I’m Hungry, Cook Out e così via, qualunque sia l’approccio dello studio di sviluppo è davvero difficile non restituire un gioco estremamente divertente, ritmato e veloce. Lo stesso vale per Clash of Chefs, che ci regala delle altre ore di divertimento in compagnia di piatti e fornelli, in uscita in questi giorni su Oculus Quest e PCVR. Scopriamo insieme come se la cava questo ennesimo gioco di cucina in realtà virtuale nella nostra recensione.

Tutti i giochi VR dedicati all’arte della cucina hanno in comune una sola cosa: la conoscenza del proprio banco di lavoro. Nei prodotti che abbiamo imparato ad amare dal 2016 a oggi, infatti, siamo stati abituati a conoscere minuziosamente ogni centimetro della nostra cucina, intraprendendo un percorso sempre più veloce e complicato, che faceva delle automazioni personali il grande perno di game design attorno al quale ruotava tutto il resto. Clash of Chefs, del talentuoso studio Flat Hill Games, decide di proporre invece la meccanica da un altro punto di vista, dividendo in quattro i livelli dentro ai quali dovremo giostrarci.

Cucina americana, italiana, giapponese e messicana rappresentano infatti le quattro ambientazioni differenti di Clash of Chefs, che ci imporrà quindi non solo di elaborare i nostri personali automatismi nel compimento di tutti i piatti, ma di imparare minuziosamente la posizione di un numero estremamente elevato di ingredienti, e la realizzazione di un’ottima varietà di piatti. Dalla pizza fino al sushi, dai taco alla pasta, dal ramen ai nachos con salsa: tutte le ricette presenti nel prodotto di Flat Hill Games risultano sì immediate, ma anche difficili da realizzare in tempi record, soprattutto durante le prime battute di gioco.

Il gameplay è sempre quello: leggi l’ordinazione, realizza il piatto e schiaffalo sul piano di lavoro in attesa che venga a ritirarlo il cameriere, ma le combinazioni sono così tante che non sarà raro sbagliare anche solo un ingrediente durante fasi più avanzate.

Il tutto, manco a dirlo, risulta estremamente divertente sia per gli appassionati del genere, sia per chi non ha mai toccato un gioco di cucina VR, continuando quella splendida tradizione del cooking game più arcade che ricorda i bei tempi di cooking mama e colleghi.

La novità – in questo caso – è però rappresentata da una modalità multigiocatore realizzata in modo intelligente e a cui non vorrò personalmente mai più rinunciare. Oltre al classico matchmaking con cui sfidarsi in tempo reale contro gli avversari connessi al gioco in quel momento, sarà infatti possibile giocare contro un altro essere umano anche in una modalità multiplayer asincrona. Qui il gioco andrà a ricostruire i movimenti di un giocatore casuale che ha già fatto una partita online, senza che lo stesso sia effettivamente connesso in quel preciso momento alla partita, dandoci la possibilità si sfidare una persona reale anche nel caso i server siano deserti. Una modalità estremamente intelligente, che non ci fa pesare in alcun modo la mancata connessione in tempo reale, ma che ci permette di avere sempre qualcuno da sfidare ogni qual volta ne avremo voglia.

Essendo un prodotto nato chiaramente sotto la stella di Oculus Quest, Clash of Chefs non presenta – ahimè – uno dei grandi picchi stilistici raggiunti dalla realtà virtuale, anzi. I tre titoli analoghi sopracitati superano il prodotto di Flat Hill Games sia sotto l’aspetto tecnico, che nella sua direzione artistica, facendoci un po’ mangiare le mani per la mancanza di una linea stilistica forte, in favore di un’estetica un po’ generica e poco interessante. È anche vero che, dopo una manciata di minuti passati in sua compagnia, questo nuovo cooking game per realtà virtuale non ci farà pensar troppo alla sua componente tecnica, dandoci la possibilità di divertirci con il suo gameplay, a prescindere da tutto il resto.

Malino comunque il lavoro sulla fisica e sulla precisione delle interazioni, con coltelli che funzionano una volta sì e una volta no, agganci ai piatti che ci faranno perdere la presa più di una volta e – in generale – un lavoro un po’ grezzo sulla collisione tra gli oggetti. Non siamo di fronte a un lavoro inaccettabile, anzi, ma avrei gradito trovare un po’ più di polishing, e non dovermi scontrare con una manciata di elementi non esattamente rifiniti al cento per cento.

D’altro canto, ottimo il lavoro sulla longevità, con un’ottantina di livelli di difficoltà crescente, una modalità endless che ci accompagnerà durante l’endgame, e la sopracitata modalità multiplayer. Per essere un prodotto che viene venduto a meno di venti euro, il titolo di Flat Hill Games saprà divertirvi per ore e ore, risultando un prodotto che vale decisamente il suo prezzo d’ingresso.

Clash of Chefs è un buon cooking game, che non supera prodotti del calibro di Dead Hungry o Cook-Out, ma che risulta comunque un’ottima variazione su un tema che riesce sempre a divertire. La modalità multiplayer asincrona e un gran lavoro sulla varietà di situazioni rendono comunque il titolo di Flat Hill Games un unicum nel panorama della realtà virtuale contemporanea, e non potrà che piacere a tutti gli amanti del genere.

Clash of Chefs è disponibile su Steam e Oculus Quest al prezzo di 16,79€ dal 16 Settembre 2021.

 

 

 




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