Catan VR: recensione e video recensione

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Introduzione

Catan è un gioco da tavolo di grande successo per tre o quattro giocatori che ha venduto oltre 15 milioni di copie in tutto il mondo. Quella che ci apprestiamo a recensire non ne è la prima incarnazione videoludica, ne’ la prima in realtà virtuale essendoci già le versioni per Gear VR e Oculus Go. L’ottima notizia è che il gioco supporta il cross playing tra tutti i sistemi virtuali fissi e mobili, cosa non possibile installando il workshop di Catan per Tabletop Simulator, con una pulizia decisamente superiore tra l’altro. Ma procediamo con ordine.

Il gioco

Spiegare in poche righe un gioco da tavolo non è semplice, sebbene le regole in Catan non siano particolarmente complicate. Quattro giocatori si sfideranno in un continente formato da 19 tessere esagonali, ognuna delle quali può produrre una delle cinque risorse presenti qualora il numero ad essa assegnato venga fuori dal lancio dei dadi. Potremo costruire case, città e strade per ottenere risorse dai territori adiacenti ma la casualità introdotta dal lancio dei dadi farà sì che grande importanza derivi anche dalla scelta di territori con numeri tra loro diversi e con maggiore probabilità di uscita. Se non avete mai giocato alla versione da tavolo (come il sottoscritto) c’è un videotutorial nel gioco di pochi minuti che spiega – in inglese – le regole in modo adeguato, ma servirà comunque attenzione e pratica. Sconsigliato invece in chi cerca un gioco d’azione o con una strategia di stampo classico con unità e risorse, qui si lanciano dadi, si scelgono carte e si commercia tra giocatori.

Catan VR permette di giocare da soli o online, sia invitando amici che unendosi a tavoli pubblici, con personaggi mossi dalla intelligenza artificiale ad occupare le sedie vuote su un tavolo da quattro postazioni. L’unico vero difetto che possiamo muovere a questa produzione è l’assenza di qualsivoglia progressione, non è possibile fare tornei con avversari di difficoltà crescente, sbloccare nuovi contenuti ne’ altra operazione diversa dal giocare per il gusto di farlo, provando magari nuove combinazioni di giocatori mossi dalla CPU i quali presentano ognuno un differente stile strategico. Sono presenti invece modificatori per variare l’organizzazione delle tessere dello scenario, nonché un limitato ma piacevole insieme di opzioni per variare fattezze ed arredamento della stanza.

Comfort e implementazione

I controller di movimento verranno usati alla strega di mani, ma non vi sarà interazione diretta ovvero non afferrerete alcuna tessera o elemento dello scenario: è stato invece scelto, in conformità alle versioni minori, di usare dei puntatori. Si gioca seduti ed ogni elemento grafico è semplice ma elegante, con colori pastello ed una ottima leggibilità.

Conclusioni

Catan VR fa una cosa soltanto, ma la fa bene. Se amate il gioco da tavolo e vi stuzzica l’idea del multiplayer in realtà virtuale sarà un ottimo acquisto, così come per chi gradisse il fare delle partite da solo al di fuori dell’ottica di progressione e completamento tipica del videogioco moderno. Il prezzo è accessibile ed in linea con i contenuti presenti. In conclusione, un prodotto di nicchia che gli estimatori potranno apprezzare, nonché uno dei pochi titoli in cui piattaforme VR fisse e mobili potranno sfidarsi.

 




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