Titan Isles |Recensione| Meta Quest, PCVR

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Giocato su Meta Quest 3

Se amate combattere contro titani meccanici da soli o, meglio ancora, insieme ai vostri amici, allora Titan Isles è un gioco a cui dovreste prestare attenzione. Per saperne di più, seguitemi in questa recensione in cui vi spiegherò perché vale la pena dare una possibilità al nuovo titolo di Psytec Games.

Titan Isles si presenta come uno sparatutto giocabile sia in single player che in multiplayer, con una narrazione volutamente semplice. La trama non è memorabile, ma svolge con efficacia il suo ruolo di collante tra una missione e l’altra. Il gameplay, infatti, è il vero fulcro dell’opera, incentrato sulla scelta e la padronanza di quattro diverse Exo Suit.

  • Goliath Suit: Una tuta massiccia dotata di due propulsori sui polsi, che permettono di effettuare balzi molto più ampi per raggiungere le strutture più distanti. Come arma principale utilizza un raggio che spara proiettili adesivi, i quali esplodono dopo pochi secondi dall’impatto, e come abilità secondaria può generare uno scudo per proteggersi dai colpi nemici.
  • Blink Suit: Questo exoscheletro basa tutto sull’agilità, consentendo di schivare proiettili e laser grazie a rapidi “dash” laterali o frontali. La sua arma principale è un potente lanciamissili a ricerca automatica integrato nel petto.
  • Hunter Suit: Permette un movimento tridimensionale tramite un sistema di rampini simile a uno spararagnatele, in un mix tra Spider-Man e Doctor Octopus. Come arma, utilizza un arco di precisione.
  • Storm Suit: Questa tuta sfrutta un potente jetpack posteriore, ottimo per percorrere enormi distanze in pochi secondi e sfruttare al meglio la verticalità delle mappe. Oltre al jetpack, dispone di due piccoli propulsori sui polsi, utili per atterraggi di precisione o rapidi spostamenti laterali. L’arsenale è composto da due blaster (uno per mano), con un’alta cadenza di fuoco, che possono essere uniti per creare un fucile di precisione, ideale per i nemici più distanti.

Tutte le Exo Suit possono essere potenziate tramite una valuta ottenibile completando le missioni, mentre piccole modifiche estetiche sono acquistabili con una seconda valuta che si riceve al termine di ogni partita, indipendentemente dall’esito.

Purtroppo, è proprio con le Exo Suit che emerge il primo vero problema del gioco. Per quanto le mappe siano strutturate per far esprimere al meglio ognuna delle quattro tute, la mia esperienza è che la Storm Suit risulti quasi sempre la scelta più utile, grazie alla sua combinazione di agilità e notevole potenza di fuoco. Anche giocando in multiplayer, non ho percepito la necessità di una scelta strategica delle tute ai fini della missione, poiché queste non appaiono in alcun modo complementari tra loro. Molto probabilmente, questa scelta di design è dettata dal fatto che Titan Isles è un titolo pensato anche per il single player, e quindi completabile con qualsiasi armatura. Ciononostante, rimane quel senso di amaro in bocca per quella che si percepisce come un’occasione mancata sul fronte della sinergia di squadra.

A questo difetto si contrappone però la qualità eccezionale del gameplay di base, che risulta non solo frenetico, soprattutto ai livelli di difficoltà più alti, ma anche incredibilmente appagante. Schivare i numerosi proiettili nemici, sparare mentre ci si muove tridimensionalmente nell’area di gioco, la reattività dei controlli e un frame rate granitico concorrono a creare la sensazione di vivere un film d’azione Sci-Fi. Anche le boss fight, sebbene il pattern d’azione sia quasi sempre lo stesso (distruggere le parti della corazza per poi attaccare il nucleo centrale), sono così scenografiche e a tratti impegnative che la loro ripetitività strutturale passa in secondo piano.

Titan Isles ci permette di visitare una decina di mappe, con qualche variazione nel numero di nemici selezionabile dall’hub centrale. Come già accennato, le mappe consentono di sfruttare appieno le potenzialità di ogni tuta, ma soffrono di un level design un po’ troppo ripetitivo, dando la sensazione di trovarsi di fronte alla stessa arena con lievi variazioni. Anche la varietà dei nemici che incontreremo non è elevata, ma il loro numero impressionante a schermo metterà a dura prova i nostri riflessi. Gli scontri, infatti, non possono essere aggirati: per proseguire è necessario eliminare ogni singola minaccia presente nell’area.

Tecnicamente, ci troviamo di fronte a un gioco che fa della leggerezza il suo punto di forza. La grafica, volutamente minimale, garantisce su Quest 3 delle performance eccellenti in termini di frame rate, un aspetto cruciale per un titolo così dinamico.

A questo si aggiunge un comparto sonoro di ottima fattura, che contribuisce in modo significativo all’immersione. Gli effetti audio sono ottimi: ogni arma ha un suo suono unico, i passi pesanti delle tute aumentano quel senso di pesantezza durante gli scatti. L’audio spaziale è ben implementato permettendo di individuare la provenienza delle minacce in modo naturale ed istintivo, mentre la colonna sonora elettronica e adrenalinica accompagna perfettamente i combattimenti senza risultare mai invadente.

In conclusione, Titan Isles è un ottimo titolo da giocare da soli o in compagnia, che purtroppo si porta dietro alcuni problemi legati al bilanciamento delle Exo Suit, specialmente in un’ottica multiplayer. Tuttavia, al netto dei suoi difetti, è un gioco che consiglio, soprattutto agli amanti del genere, ma anche a chi cerca uno sparatutto d’azione veloce e con un grado di sfida adatto a tutti i palati.

 




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