La corsa ai visori VR superleggeri di nuova generazione si arricchisce di un nuovo concorrente. Pimax, ha infatti annunciato ufficialmente il Dream Air SE, una versione più economica e leggera del suo visore Dream Air di punta. Progettato all’insegna della portabilità e dotato di pannelli micro-OLED per immagini nitide, il Dream Air SE mira a offrire molte delle funzionalità premium del modello originale a un pubblico più ampio, grazie a un prezzo decisamente più accessibile. Il design del dispositivo ricorda per certi versi soluzioni come Apple Vision Pro, con una fascia frontale scura e un motivo luminoso a forma di “V”, ma a differenza del costoso Apple Vision Pro, il Dream Air SE è pensato per l’uso collegato a PC (non standalone) e punta tutto sul rapporto qualità-prezzo-leggerezza.
Specifiche tecniche del Dream Air SE
Sotto la scocca, il Dream Air SE monta due pannelli micro-OLED da 2.560 × 2.560 pixel per occhio. La risoluzione, sebbene inferiore rispetto ai display 4K per occhio (3.840 × 3.552) del modello Dream Air standard, rimane elevatissima e supera nettamente quella di visori mainstream come Meta Quest 3 (che ha circa 2.064 × 2.208 pixel per occhio). I pannelli sono accoppiati a lenti pancake di nuova generazione, ottimizzate per offrire un ampio sweet spot ed un campo visivo bilanciato di circa 90° per occhio. Questo FOV risulta leggermente ridotto rispetto ai ~100-105° del Dream Air originale, ma Pimax sottolinea che vanta un’alta sovrapposizione stereoscopica >90% “Stereo Overlapping” tra i due occhi. La frequenza di aggiornamento si attesta sui 90 Hz, in linea con il modello superiore, garantendo fluidità nelle scene in movimento.
Dal punto di vista tracking, Pimax offre un duplice approccio: inside-out SLAM tracking di serie oppure, per gli utenti più esigenti o già dotati di ecosistema SteamVR, la compatibilità con il tracking esterno Lighthouse tramite faceplate con sensori fotodiodi. Nella configurazione inside-out, il Dream Air SE sfrutta le sue telecamere frontali per mappare l’ambiente e tracciare i controller senza bisogno di base station esterne – un sistema di Simultaneous Localization and Mapping proprietario di Pimax che promette un tracciamento 6DoF preciso e reattivo in qualunque ambiente. In alternativa, montando il modulo frontale compatibile con il sistema Lighthouse (acquistabile a parte), il visore può integrarsi nell’ecosistema SteamVR e utilizzare base station e controller esterni, offrendo così la flessibilità di scegliere il sistema di tracking preferito. In ogni caso, il Dream Air SE è un visore esclusivamente PCVR: non dispone di chip autonomo o batteria interna, e richiede il collegamento a un PC tramite un cavo USB-C (lungo 5 metri) che veicola segnale DisplayPort per garantire un flusso video non compresso.
Completa il quadro una dotazione di sensori e funzionalità avanzate tipiche dei visori di fascia alta. Il Dream Air SE integra il tracking oculare Tobii a 120 Hz, sfruttato sia per la regolazione automatica della distanza interpupillare (IPD) sia per implementare il Dynamic Foveated Rendering, ovvero la tecnica che renderizza alla massima risoluzione solo l’area in cui l’utente sta guardando, alleggerendo il carico grafico. Presente anche il tracking delle mani integrato, che consente di utilizzare gesture naturali in VR senza controller, funzionalità che Pimax sta estendendo in beta su tutta la linea Dream Air/Crystal entro il Q3 2025. Sul fronte audio, il visore è equipaggiato con altoparlanti integrati per audio spaziale e con un microfono incorporat. In sostanza, il Dream Air SE sacrifica poco rispetto al fratello maggiore: risoluzione e campo visivo leggermente ridotti e ottiche semplificate, ma per il resto mantiene gran parte degli elementi chiave – dai sensori ai comfort – in un form factor simile e con la stessa apertura verso accessori modulabili. Un confronto con prodotti concorrenti evidenzia il posizionamento di questo visore: ad esempio, il Bigscreen Beyond, altro headset micro-OLED ultra-leggero, offre un FOV leggermente più ampio (~108°) e un peso di appena 107 g, ma rinuncia a feature come audio e eye-tracking integrati (offerti solo come optional) e richiede obbligatoriamente base station esterne. Il Dream Air SE, invece, si propone come una soluzione all-in-one per il PCVR di fascia alta, bilanciando alta definizione, leggerezza e versatilità di tracking in un unico dispositivo.
Prezzo e disponibilità
Pimax posiziona il Dream Air SE in una fascia di prezzo premium accessibile, soprattutto se paragonata ai costi dei visori top di gamma. Sono previste due versioni: una Lighthouse (Headset Only) dedicata a chi possiede già controller e base station, e una SLAM (Inside-out) completa di due controller e tracking autonomo. Il prezzo ufficiale è di 899 dollari per la versione Lighthouse (visore senza controller) e 1.199 dollari per la versione SLAM con controller inclusi. Personalmente consiglierei quella con controller inclusi, far funzionare il visore con le basestation è un’operazione drammatica in casa Pimax. Questi prezzi sono considerevolmente più bassi rispetto al Dream Air originale (circa $1.899-$2.099) e rendono l’SE competitivo: basti pensare che un Apple Vision Pro costa $3.499, mentre persino molti visori PCVR professionali (come Varjo o lo stesso Dream Air standard) superano di gran lunga la soglia dei duemila dollari. Pimax è riuscita dunque a dimezzare il costo mantenendo un set di feature di alto livello – un aspetto che potrebbe attrarre appassionati disposti a investire per la qualità visiva ma con budget più limitati rispetto al vero high-end.
Va sottolineato che Pimax adotta una politica di preordine con pagamento a tranche attraverso il suo programma “Pimax Prime” di cui abbiamo già parlato altre volte anche se è un modo un po’ complesso da capire: all’atto del preordine viene richiesto un acconto (ad esempio $599 per la versione base) e la quota restante viene saldata prima della spedizione. I preordini del Dream Air SE sono aperti sul sito ufficiale Pimax e le prime spedizioni sono previste per il Q3 2025, indicativamente tra agosto e settembre. Questa finestra di lancio è stata allineata a quella del Dream Air standard, il cui debutto – inizialmente atteso per maggio – è stato posticipato all’inizio dell’autunno 2025 a causa di migliorie hardware (adozione di nuovi pannelli micro oled Sony) e degli immancabili aggiustamenti di produzione. Pimax ha confermato che i prototipi del Dream Air SE sono già in fase avanzata di test, segno che lo sviluppo è nelle battute finali. Potete trovarlo anche sui canali di VoodooDE VR che è stato proprio nel loro headquarter a provare i primi prototipi funzionanti (che invidia!!!!).
Come di consueto, tasse e IVA non sono incluse nel prezzo base indicato e vengono calcolate al checkout in base al paese di destinazione.
Potete preordinare il Dream Air SE al seguente link!
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