Besiege VR |Recensione| Meta Quest

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Giocato su Meta Quest 3

Besiege è forse uno di quei giochi che, in qualche modo, hanno segnato la storia di YouTube. Nel 2015, quando era ancora in accesso anticipato, molti canali portavano gameplay di questo strano quanto affascinante gioco di costruzioni belliche basate sulla fisica. Oggi, a dieci anni dalla sua prima uscita, Besiege approda finalmente su Meta Quest, permettendoci di riscoprire sotto una nuova prospettiva questa piccola perla firmata Spiderling Studios, grazie al porting sviluppato da 3R Games. Scopriamo quindi com’è Besiege VR e se valga la pena giocarlo – o rigiocarlo – in realtà virtuale.

In Besiege VR, proprio come nel gioco originale, dovremo costruire veicoli bellici per completare i vari obiettivi di missione e avanzare nei livelli. Realizzare un mezzo perfettamente funzionante non è affatto semplice: il motore fisico del gioco può tanto penalizzarci quanto favorirci, a seconda delle situazioni. Non potremo, ad esempio, installare un cannone se prima non avremo costruito una base solida su cui poggiarlo, altrimenti l’intera struttura crollerà. Tutto ciò si traduce in ore di sperimentazione e tentativi, ma fidatevi: il risultato finale ripaga ampiamente l’impegno.

Su Meta Quest 3, Besiege VR si presenta molto bene sia visivamente che sul fronte dell’esperienza di gioco. Il frame rate resta stabile anche nelle situazioni più concitate, e la resa grafica è simile, se non identica, alla controparte “flat”.

Dal punto di vista dei controlli, gli sviluppatori hanno fatto un ottimo lavoro di ottimizzazione per la realtà virtuale. I comandi risultano intuitivi e facili da apprendere: con la mano dominante – nel mio caso la destra – si interagisce direttamente con il veicolo in costruzione, aggiungendo o rimuovendo pezzi che si selezionano tramite un menu collocato sulla mano sinistra. Gli oggetti disponibili non sono molti, ma ben presto si scopre che la forza del gioco non sta nella quantità degli strumenti, bensì nella fantasia del giocatore. Per esempio, in una missione ci viene chiesto di abbattere una torre. Il pensiero va subito a una catapulta, ma nel menu non ne troveremo una già pronta: dovremo quindi costruirla da zero, usando solo ciò che abbiamo, senza alcun tutorial a indicarci come fare. Il divertimento, quindi, nasce proprio dalla sperimentazione.

Va segnalato che nella versione da me provata non era ancora disponibile la lingua italiana, che sarà comunque presente nella versione finale al momento del lancio.

Una piccola pecca di Besiege VR è la mancanza dei DLC rilasciati nella versione Flat. Un vero peccato, perché avrebbero reso l’esperienza ancora più ricca. Tuttavia, anche così il gioco riesce a divertire, a patto di apprezzare il genere.

In conclusioni, Besiege VR è un titolo che, ancora oggi, riesce ad appassionare e divertire, grazie a una trasposizione in realtà virtuale che rinnova un’esperienza di quasi dieci anni fa. Peccato per l’assenza dei DLC, che avrebbero completato un pacchetto già ricco di contenuti. Lo consiglio comunque a tutti i possessori di un Meta Quest, sia a chi ha già giocato la versione “flat”, sia a chi si avvicina per la prima volta al mondo di Besiege.

 




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