Twin Peaks VR – recensione e video recensione

Twin Peaks è la serie televisiva più importante di tutti i tempi.
Qualcuno che non ha idea di cosa sia la storia della televisione potrebbe storcere il naso davanti a questa affermazione, ma – dati alla mano – è davvero difficile controbattere un dato così oggettivo. Questo non solo perché l’epopea di David Lynch e Mark Frost ha dentro letteralmente tutto, ma soprattutto perché è stata in grado di rivoluzionare la televisione ben due volte: negli anni novanta con le prime due stagioni e tre anni fa con la monumentale terza iterazione. Non starò qui a spiegarvi perché l’opera di ABC e Showtime ha un posto di rilevo nella cultura contemporanea, evidenziata anche dalla recente classifica dei Cahiers du Cinema che la mettono coraggiosamente al primo posto tra i “film” del decennio; ma che sia chiaro a tutti che Collider Games ha messo le mani su un franchise praticamente intoccabile e, come è giusto che sia, si deve prendere le sue responsabilità.

Twin Peaks VR è il primo adattamento videoludico dell’omonima serie, prodotto da Collider Games in esclusiva per i caschetti di realtà virtuale su PC. Quello che propone il titolo è una sorta di walking simulator ambientato in sei livelli differenti, che ripercorrono idealmente tutta la serie, ma che si concentrano prevalentemente sull’ultima arrivata.

Nei panni di Dale Cooper andremo quindi a riscoprire alcuni dei luoghi iconici che hanno ormai plasmato la memoria collettiva, accompagnati dall’immaginario che abbiamo imparato ad amare, personaggi iconici e le splendide musiche di Angelo Badalamenti. Nel nostro breve viaggio ci verrà chiesto anche di risolvere dei piccoli enigmi ambientali semplicissimi che aggiungono un tocco di videogioco a quella che è di fatto un’esperienza pensata esclusivamente per i fan della saga. Raccontato così, qualunque amante di David Lynch dovrebbe impazzire anche solo all’idea, ma purtroppo l’esperienza funziona soltanto sulla carta.

Il problema del titolo di Collider Games non è che l’elemento ludico è ridotto all’osso, l’esperienza dura poco più di mezz’ora o che non esplora fino in fondo l’opera di riferimento, ma è che il risultato si rivela profondamente grossolano nella sua realizzazione. I movimenti del personaggio, l’interazione goffa ed una fisica macchinosa rendono Twin Peaks VR un titolo dall’impronta cheap, quando ciò che sta andando a toccare è così sacro che il risultato puzza soltanto di sacrilegio.

Non che non manchino momenti entusiasmanti, ma solo perché sono riproduzioni uno ad uno di momenti che hanno fatto la storia della televisione, e non possono che colpire dritti allo stomaco se rivissuti in realtà virtuale. Twin Peaks VR punta tutto sul lato più sporco ed inquietante dell’opera di Lynch, buttandoci all’improvviso in un incubo spaventoso e riproponendo alcuni degli elementi più disturbanti dell’opera originale; lasciando però a casa tutti gli altri tasselli che hanno reso le vicende di Laura Palmer così importanti per la narrativa come la conosciamo oggi.

Non c’è infatti traccia di momenti più caldi e sentiti, non c’è traccia dell’ironia che ha contraddistinto le tre stagioni e soprattutto non c’è traccia di una mano autoriale che si sia presa la briga di dare una forma agli estratti che vengono proposti.

Ma la colpa più grave è ancora quella della realizzazione, che manca totalmente di grazia e pare sviluppata da chi con la VR non ha mai avuto nulla a che fare. L’esperienza è infatti piena di momenti in cui il motion sickness è assicurato per chiunque non sia abituato a salti repentini, movimenti forzati della telecamera e sporadici glitch visivi, che compromettono in parte anche i pochi lati positivi del prodotto.

Tra questi c’è sicuramente un impatto visivo più che soddisfacente e dei modelli poligonali accettabilmente riprodotti a partire dal materiale originale, affiancati da elementi altalenanti quali sound design e contaminazione con il video.

Rivisitare in prima persona gli uffici di Henry Truman e la Red Room di Laura è effettivamente un’esperienza sconvolgente, di questo a Showtime e Collider Games va dato atto. Di contro, la realizzazione tecnica dell’esperienza è quanto di più lontano da quello che si definisce un prodotto rifinito, e soffre di tante ingenuità tipiche di chi non ha masticato lo sviluppo di prodotti VR in questi anni. Se vi accontentate di rivivere alcuni momenti della serie chiudendo più di un occhio sulle rifiniture, Twin Peaks VR saprà sicuramente darvi delle forti scosse emotive e non; se non accettate invece che un’opera così importante non sia stata trattata come avrebbe meritato evitate di dare soldi a Showtime. C’è anche la terza opzione, ovvero quella per cui non avete visto la serie; in questo caso chiudete immediatamente questa recensione e correte velocemente a recuperarla, al contrario dell’omonima esperienza VR lascerà senza dubbio un segno indelebile nella vostra vita.

Twin Peaks VR è disponibile dal 13 Dicembre 2019 al prezzo di 8,19€ su Steam, compatibile con Valve Index, HTC Vive, Oculus Rift e WMR.






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Alessandro Redaelli

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