Espire: MR Mission |Recensione| Meta Quest

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Giocato su Meta Quest 3

Chiunque abbia giocato a Metal Gear Solid ricorderà sicuramente le “VR Missions”, sessioni di addestramento virtuale progettate per mettere a dura prova le abilità del giocatore. Il nuovo Espire: MR Mission rievoca proprio quelle sensazioni, ma con una differenza sostanziale: questa volta siamo noi, in prima persona, a dover affrontare fisicamente tali sfide. Curiosi di saperne di più? Continuate a leggere.

Il paragone con l’opera di Kojima non è casuale: la saga di Espire è considerata da molti l’equivalente spirituale di Metal Gear Solid in VR. Con questo nuovo capitolo, il team Digital Lode Immersive Media si cimenta con la Mixed Reality, riuscendo nell’arduo compito di sfruttare questa tecnologia in modo magistrale.

Espire: MR Mission rappresenta forse uno dei migliori esempi attuali di realtà mista. Dopo aver scansionato l’ambiente di gioco, il software genera e posiziona oggetti e nemici in maniera incredibilmente credibile, integrando il mobilio reale (tavoli, scrivanie, sedie) nel level design. Il tracciamento è solido: i modelli 3D rimangono perfettamente ancorati alla realtà, dando l’illusione concreta di trovarsi nella stanza insieme a noi.

Tuttavia, le dimensioni dello spazio di gioco rappresentano forse l’ostacolo maggiore. Sebbene alcune missioni siano affrontabili in spazi ridotti, per godere dell’esperienza completa è necessaria una stanza molto ampia, se non un intero appartamento libero. Si tratta di una scelta di design consapevole più che di un difetto tecnico: un requisito che taglierà fuori alcuni utenti, ma che regalerà ai fortunati possessori di ampi spazi un’esperienza paragonabile a quella delle sale giochi dedicate.

Sul fronte ludico, l’offerta è varia: si passa dal tiro al bersaglio (attraverso finestre virtuali che si aprono sulle nostre pareti reali) a missioni stealth dove bisogna schivare raggi laser per hackerare terminali. Le situazioni sono stimolanti e, senza fare spoiler, garantiscono una buona varietà. Il picco del divertimento si raggiunge negli scontri a fuoco: usare il proprio divano o tavolo reale come copertura fisica per proteggersi dai nemici porta l’immersione a un livello superiore. Completare gli obiettivi permette inoltre di sbloccare dei modificatori (o “Cheat”), come l’iconico rallentamento del tempo in stile SuperHot VR, aumentando il fattore rigiocabilità.

Non mancano però le note dolenti. La campagna principale si esaurisce in circa un’ora e, alla lunga, le missioni tendono a somigliarsi. A questo si aggiunge un’Intelligenza Artificiale piuttosto basilare: i nemici sono poco più che bersagli mobili, il che rischia di smorzare presto l’entusiasmo verso un titolo dalle potenzialità enormi. Va inoltre notato che l’esperienza su Meta Quest 2, a causa del passthrough in bianco e nero e a bassa risoluzione, risulta molto meno immersiva rispetto ai visori più moderni con passthrough a colori.

In conclusione, Espire: MR Mission è una delle migliori vetrine tecnologiche per la Mixed Reality. Offre una buona varietà e un’elevata rigiocabilità per chi punta ai punteggi migliori (triplicando di fatto la longevità base di un’ora). Peccato per l’IA deficitaria, ma il gioco resta assolutamente consigliato sia ai fan della saga che a chiunque voglia saggiare le vere potenzialità della realtà mista.

 

 




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